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Sanremo, Benigni sferza il festival

E lʼAuditel lo premia: 47,10% di share

Un Benigni scoppiettante, Mina e il suo Nessun dorma, le stonature, l'Italia che ''ha rotto'' di Masini.

L'eliminazione di Tricarico, degli Afterhours e di Iva Zanicchi. Questo e tanto altro nella prima serata che ha registrato il 47,10% di share (+12,09% della scorsa edizione). E' una eliminazione temporanea in quanto i tre, con gli altri eliminati di stasera, avranno diritto al ripescaggio di giovedì.

Chiamato a condurre un'edizione da ''o la va o la spacca'', Paolo Bonolis ha scelto un profilo piuttosto istituzionale, contando sul fatto che a smuovere le acque ci avrebbe pensato Benigni. Più di quattro ore di diretta: il festival, com'è noto, non conosce la sintesi. D'altra parte c'erano 20 cantanti in gara e gli ospiti. Come previsto, il Nessun dorma in stile Broadway di Mina in video ha regalato emozioni. Poi Benigni, con il suo monologo che si è scatenato su Berlusconi, la sinistra, ha detto che Mina è come Bin Laden, ha preso in giro la Zanicchi e ha chiuso con un pezzo sull'omosessualità che, in nome della civiltà e di Oscar Wilde, ha chiuso le polemiche generate dalla canzone di Povia.

Con evidente soddisfazione di Franco Grillini, chiamato in causa in diretta da Bonolis. Sul palco anche i belli Alessia Piovan e Paul Sculfor, il primo dei cinque super model maschili ospiti del festival. Luca Laurenti ha svolto la sua parte di fedele compagno comico di Bonolis. Quanto ai cantanti, chi ha pagato clamorosamente pegno sul palco è stata Patty Pravo che ha costellato di stecche la sua performance su E io verrò un giorno là; anche Iva Zanicchi non ha brillato in Ti voglio senza amore. Come sempre ha cantato molto bene Francesco Renga, con la sua romanza pop Uomo senza età, Nicky Nicolai e Stefano Di Battista sono a Sanremo in missione per conto del groove con Più sole; Pupo, Paolo Belli e Youssou'n'Dour con L'opportunità stanno risalendo nelle quotazioni dei bookmaker.

Al Bano in tono minore con L'amore è sempre amore; Sal da Vinci canta un pezzo di D'Alessio come se fosse l'autore, Marco Carta esegue La forza mia; Alexia e Mario Lavezzi con Biancaneve non lasciano tracce; Marco Masini sembra prigioniero del suo personaggio arrabbiato con L'Italia; Dolcenera propone un rock da reality con Il mio amore unico; Fausto Leali intona l'orecchiabile Una piccola parte; i Gemelli Diversi studiano il disagio con l'hip hop all'amatriciana; gli Afterhours all'Ariston sembrano dei marziani con Il paese è reale; Povia canta, ricordando Fabrizio Moro, Luca era gay, il pezzo più discusso. Il commento definitivo nelle parole di Benigni- La maratona è stata chiusa da quattro proposte: Malika Ayane, personaggio molto interessante, Irene, la figlia di Zucchero; Simona Molinari, tra le voci migliori del festival, con una performance illuminata dalle note blues della tromba di Fabrizio Bosso, Filippo Perbellini. A rappresentare il pop internazionale è arrivata Kate Perry, icona del glamour internazionale.

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