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Mike, laurea honoris causa

Gliela conferisce lo Iulm

Lo Iulm, la libera università di lingue e comunicazione, ha deciso di conferire la laurea honoris causa a Mike Bongiorno dopo la proposta lanciata dal settimanale Tv Sorrisi e Canzoni attraverso l’editoriale del direttore Umberto Brindani.

"Sorrisi, tempo fa, si fece promotore di una campagna perché Mike diventasse senatore a vita", aveva scritto Brindani. "Nell’intervista che ci ha rilasciato, lui esprime un solo, innocuo desiderio: che gli venga conferita una laurea honoris causa".

"Il ministro dell’Università, Fabio Mussi, qualche mese fa - scriveva Brindani - ha invitato le università a non esagerare con questi riconoscimenti (sono stati “laureati” perfino giovanissimi campioni sportivi). Ma, ministro, facciamo uno strappo: una laurea d’onore, che so, in Scienza della comunicazione chi se la meriterebbe più dell’uomo che ha inventato la televisione in Italia e continua, dopo più di mezzo secolo, a farla e ad amarla con l’entusiasmo di un ragazzino?".

"La laurea ad honorem l’hanno data a così tanti personaggi! A me ancora manca. Speriamo in bene", aveva confessato Bongiorno, che nell’intervista dava fondamento alle sue aspirazioni chiamando in causa l’Accademia della Crusca: "Le doti per fare il mio mestiere non hanno a che vedere solo con la cultura. Quello che conta è la saggezza popolare. Va detto che soprattutto nel Sud, in quei tempi, si parlava solo il dialetto. L’anno scorso il Presidente dell’Accademia della Crusca mi ha detto: “Mike, lei ha insegnato l’italiano agli italiani". A comporre la laudatio per il conferimento del diploma, secondo indiscrezioni raccolte da Tv Sorrisi e Canzoni, potrebbe essere chiamato Umberto Eco. I due, in passato, avevano avuto qualche dissidio.

"Quando lessi “Fenomenologia di Mike Bongiorno” di Umberto Eco piansi", ha raccontato Mike a Sorrisi . "A quei tempi avevamo delle persone che preparavano le domande per i quiz. Tra questi c’era un giovane di belle speranze che si chiamava Umberto Eco. Lui nega oggi di avere scritto le domande, io invece sostengo che era lui. Me lo ricordo che entrava nel nostro ufficio a portare le buste con dentro le domande. A un certo punto questo giovanotto pensò bene di scrivere un libro. Chissà, forse l’ha fatto perché voleva diventare famoso. Sia come sia, io ci rimasi molto male». Sempre secondo le prime indiscrezioni raccolte dal settimanale, Mike avrebbe accolto con favore la candidatura di Eco. «Sarà una buona occasione per fare la pace» avrebbe dichiarato a caldo.