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D'Urso:"Ora il mio colpo di teatro"

"Reciterò in una commedia brillante"

"Ho qui davanti la curva degli ascolti, ci sono stati picchi incredibili, del 48%".

Non ci sono curve più pericolose per i nostri conduttori tv, anche perché se si sbanda e si finisce fuori strada si rischia di fare crash con il flop. Non è il caso di Barbara D'Urso che si gode il successo della finale di Uno due tre stalla. "Ora mi prendo un po' di vacanza dalla tv e mi consegno al teatro, con una commedia brillante", rivela a Tgcom.

Ma alla fine questo esperimento di trasformare le vallette in contadine è riuscito?
Posso dire di aver visto tanta buona volontà nelle vallette, mi è piaciuto il loro impegno in quanto donne. Finita la trasmissione non voglio più parlare di vallette, ma di donne. Non importa la categoria a cui si appartiene, è irrilevante. Anche gli uomini se la sono cavata.

Anche il "misogino" Muschen?
Lui, tra virgolette, lo perdono: è giovane, ha detto tante stupidaggini sulle donne, di una gravità imbarazzante, ma migliorerà, almeno me lo auguro. E poi sa una cosa?

Dica pure...
Sono contenta che sia venuta fuori tutta questa polemica a dispetto del Codacons secondo il quale non avrei dovuto mandare in onda le affermazioni di Muschen (aveva detto che le donne che tradiscono i mariti sono da decapitare, ndr). Abbiamo invece sollevato il problema, l'importante è parlarne. E se, per dire, su 5 milioni di spettatori, anche cinque donne hanno trovato il coraggio di ribellarsi alle violenze domestiche, io ne sono felice.

Imma ha avuto la meglio su vallette e contadini...
Lei è un personaggio pazzesco, davvero al di là del bene e del male (ride).

Ci sono state diverse situazioni a dir poco esilaranti e la sua faccia, Barbara, parlava più di ogni altra cosa.
Sì, le mie facce dicevano tutto, e quando si superava il limite non riuscivo a nasconderlo. Non mi è mai riuscito fingere con il pubblico, traspare sempre quello che penso e credo sia una caratteristica che mi ha accompagnato sempre in questa professione.

La tv in questo periodo soffre di un progressivo calo di ascolti, e tanti puntano il dito contro i format. Cosa ne pensa?
E' chiaro che noi artisti speriamo sempre ci siano nuove idee. Per quanto mi riguarda, adesso che si è creata questa triade di lavoro: De Filippi, D'Urso e Gregoretti, mi piacerebbe tanto che Maria e Sabina pensassero a un programma ad hoc, innovativo, tagliato su di me. Però, quando, poi una trasmissione ha successo diventa un format, è normale... 

Lei è una delle poche presentatrici ad aver dichiarato pubblicamente la sua età...
E quante persone mi hanno detto: sei una pazza! Non mi interessa, ne vado orgogliosa. Si può essere belle e seducenti a 50 anni e oltre.

Dove trova ogni giorno la sua forza?
Di base sono una persona solare, affronto la vita con positività, sarà per le mie origini napoletane. E poi il motore della mia vita sono loro, i miei due figli, di cui mi sono sempre occupata da sola.

Dopo Uno due tre stalla, si riposa o continua a lavorare?
Mi prenderò un po' di vacanza dalla televisione, giusto qualche mese per dedicarmi al teatro dove farò una piccola tournée fino alla fine dell'anno. Si tratta di una commedia brillante al Sistina di Roma.

In quale ruolo?
Per ora non dico niente, ma quando avrò firmato ne riparleremo nella prossima intervista.

Federico Pini