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1,2,3 stalla, Iaia:io, nota stonata

"La mia infanzia è stata dolorosa"

Non è un caso se per strada la fermano tante donne per farle i complimenti.

Iaia ha bucato il video, non solo con la sua bellezza, ma anche e soprattutto con la sua parola. Si è distinta dalle altre vallette per la capacità di far valere le sue idee senza isterismi, senza attaccare con violenza i contadini. "Mi sentivo una nota stonata", ci racconta. "Non mi rispecchiavo più nel gioco". Da una parte il frastuono delle varie Imma o Sabrina, dall'altra il suo sguardo profondo, intelligente. Iaia si apre e racconta: "Da piccola ero sovrappeso e sono stata bersaglio dei compagni che mi hanno anche rotto un braccio con un calcio. Da lì ho capito che dovevo prepararmi con lo studio ed emergere, raggiungere il riscatto". Riscatto che è fiorito anche nel corpo da modella. "Ma io dentro mi sento sempre la ragazzina sovrappeso".

Perché, Iaia, ti sentivi "una nota stonata"?
Fin dalla prima puntata mi sono posta il problema: perché mi avete scelto? domandavo agli autori. E' stato molto pesant. A livello emotivo e intellettuale mi sentivo lobotomizzata. Sentivo che qualcosa non quadrava...

Cosa non ti convinceva?
Sentivo soffocare la mia propensione allo studio, mi piaceva lavorare, quello sì, però poi c'era questo vuoto per la mancanza di uno scambio intellettivo. L'ultima settimana, poi, sono entrata in crisi. Studiavo la notte, e un'ora, quando non ero impegnata nell'arco della giornata con il lavoro fisico della campagna. Io sono una perfezionista.

Nel corso del programma sono emersi molti contrasti, attacchi forti...
E per questo non mi rispecchiavo più nel reality, perché ha preso questa piega aggressiva. Sono arrivata a chiedermi se forse non fossi io in qualche modo sbagliata, fuori luogo. Però incontrando la gente per strada, ho avuto tante manifestazioni di affetto. In tanti mi hanno fatto i complimenti, le donne soprattutto.

Non a caso hai portato avanti la battaglia per il manifesto delle vallette.
Sì, per batterci contro un pregiudizio difficile da scalfire, alimentato dalla cronaca, basta pensare al capitolo vallettopoli. Certo quando poi ho sentito alcune ragazze dire che per loro la felicità era andare in vacanza e comprare un abito firmato, beh, le braccia ti cadono. E allora capisci che forse è una battaglia persa...

E' per questo, secondo te, che il pubblico non vi ha premiato al televoto?
Abbiamo urlato troppo, io lo ripetevo sempre: ragazze parliamo a proposito e con pertinenza, non "sgallettiamo"...

Hai sfidato ‘U Muschen, un atto coraggioso.
Avevo deciso di sfidare lui e Imma. Sapevo che l'avrei battuta, ho una buona memoria e nei testi da recitare non avrei avuto problemi e ho anche una certa forza fisica, con Muschen nella prova dei chiodi ho perso per poco, lui ne ha messi dieci io otto. Mi è spiaciuto che nella sfida con lui, la terza prova sia consistita nello sparare al bersaglio. L'ho trovata poco equa. Sono però contenta lo stesso per come è andata.

Hai portato sempre un cappellino con il girasole. Se tu fossi un fiore, quale saresti?
Il loto, perché nasce dal fango e si trasforma diventando bello. Ho un passato doloroso alle spalle che mi ha portato a essere una persona introspettiva. Tante volte mi hanno sorpreso a piangere...

Te la senti di raccontarci questa tua sofferenza?
Sì, durante l'infanzia ero una bambina in sovrappeso, brutta, molto alta. Gli altri bambini mi hanno emarginata e sono arrivati a rompermi un braccio con i calci. I bimbi sanno essere molto cattivi. Dentro sentivo crescere il desiderio di riscattarmi, preparandomi bene nello studio. Poi crescendo mi sono trasformata, ho vinto tanti concorsi di bellezza ma dentro sono rimasta la ragazza sovrappeso di un tempo. 

Tra le vallette sei stata in effetti quella che ha tenuto alta la bandiera culturale. Rispondevi a tutto come un libro stampato...
Mi piace molto lo studio. Ho un diploma di maturità classica e vorrei prima o poi arrivare alla laurea. Provengo da una famiglia molto umile, le priorità erano altre.  

Chi vincerà il programma?
Bastiano, lo stratega per eccellenza.

Proposte professionali?
Me ne sono già arrivate alcune curiose: per esempio di tenere delle rubriche, o di incidere un disco, un singolo. Io vorrei condurre un programma, e comunque fare cose di contenuto.

Federico Pini