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Sanremo, spunta una bestemmia

Platea in piedi per Dorelli

Pubblico in piedi per Johnny Dorelli, tornato al festival dopo 38 anni con il suo swing alla Sinatra in Meglio così. Successo anche per la rivelazione Fabrizio Moro con Pensa dedicato a Falcone e Borsellino: ha messo d'accordo tutti, platea e stampa.

Questi alcuni dei momenti più significativi della seconda serata di Sanremo in cui è sfuggita anche una bestemmia in diretta tv da un microfono aperto.

Michelle Hunziker più a suo agio negli abiti di Versace e con i capelli sciolti ha giocato un ruolo determinante: prima ha coinvolto da birichina Pippo Baudo nel gioco infantile dello scivolo, poi dopo che Piero Chiambretti ha svelato un fidanzatino di gioventù della bionda svizzera in quel di Militello, lo stesso paese del conduttore, ha fatto una gaffe che Baudo non ha mancato di spettacolarizzare. Il corteggiamento porta al trick-track, a fare l'amore in dialetto siciliano: la Hunziker avrebbe voluto dire: se si fa il trick-track io vado, invece ha detto "io vengo".

Michelle è rimasta bloccata per l'imbarazzo. Poi si è esibita in Cabaret e Baudo le ha tolto la parrucca e se l'è messa in testa. Dorelli, sotto lo sguardo della moglie Gloria Guida ha fatto un ritorno trionfale al Festival di Sanremo vinto due volte, nel 1958 con Nel blu dipinto di blu insieme a Domenico Modugno, bissato l'anno dopo con Piove.

Meglio così concilia melodia italiana e ballad jazzistica e permette a Dorelli di sfoggiare la sua preparazione di crooner. Tosca ha offerto un' intensa performance con Il terzo fuochista, uno dei pezzi più originali del Festival, un omaggio a Gabriella Ferri. A salire sul palco per primo è stato Paolo Meneguzzi con Musica. Marcella e Gianni Bella hanno presentato Forever (per sempre), gli Stadio con Guardami hanno proposto un brano più da cantautore.

Momento comico con il duo Ficarra e Picone, diventato celebre grazie a Zelig. "Qui sono passati i comici più famosi, è stato detto tutto, l'unica cosa di nuovo che possiamo dire è cacca". E passandosi le battute hanno proseguito: "Pippo Baudo, ancora lui? Si vede che il tempo non passa mai. E chi c'è come cantanti? Al Bano, Milva, Johnny Dorelli. Ah lo dicevo io che hai visto una replica".

L'inizio della manifestazione ritarda per una edizione straordinaria del telegiornale: Il Governo ha ottenuto la fiducia. E su questo rilanciano i due comici: "Hanno fatto il Prodi bis" afferma Picone. "E perché - risponde Ficarra - il primo gli era uscito bene?". Nel festival dei grandi ritorni anche il primo ospite straniero  è stato un gruppo "di ritorno": i Take That. Quest'anno, senza il loro celebre ex amico Robbie Williams, hanno indovinato un pezzo, Shine,che li ha riportati nelle classifiche.

Al Bano, emozionato, ha cantato un brano molto intenso: Nel perdono. Paolo Rossi è tornato per cantare a modo suo In Italia si sta male, un inedito di Rino Gaetano. Amalia Grè si è fatta un nome come interprete cresciuta nel jazz e poco avvezza a concessioni popolari: Amami per sempre è un'apertura al pop. Fabio Concato con Oltre il giardino ha un testo molto bello, la storia di un cinquantenne rimasto brutalmente senza lavoro. Sono passati alla finale di venerdì altri quattro giovani: Romina Falconi, Sara Galimberti, Elsa Lila e Fabrizio Moro.

''Siamo molto dispiaciuti, anzi mortificati per l'incidente che si è verificato verso la fine della seconda serata del festival'', ha detto il capostruttura Giampiero Raveggi commentando l'imprevisto della bestemmia che si è sentita in tv poco prima dell'esibizione di Elsa Lila. ''Le responsabilità non sono individuabili perché l'incidente è accaduto in un retropalco frequentato da decine di persone'', ha detto Raveggi.