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Dr House, il burbero che piace

Tutti pazzi per il serial di Italia1

Se facessero il drugwipe (la prova tampone per scoprire tracce di stupefacenti) a Dr House, lui pur risultando positivo, sicuramente non scomoderebbe il Garante.

A differenza di quanto hanno fatto gli onorevoli italiani dopo il bliz delle Iene di questi giorni. Ma si sa, il claudicante medico che su Italia1 in prima serata racimola qualcosa come 4 milioni di aficionados (18% di share), è abituato alle cattive maniere.

Cinico, antipatico, farmacodipendente (ma solo di antidolorifici, cosa che fanno sorridere vista la cronaca degli ultimi giorni), scorbutico e non avvezzo alle smancerie, sta diventando un vero e proprio cult nel mondo medico del piccolo schermo, un po’ come lo è stato tempo fa il Doug Ross di E.R. che aveva il corpo di George Clooney , o il Dr Kildare interpretato da Richard Chamberlain prima che rimanesse incastrato per sempre tra uccelli e rovi. Nel senso che il grande pubblico lo ricorda soprattutto come il prete della famosa saga Uccelli di Rovo, ovviamente. Ma torniamo al dottoraccio che non mette mai il camice e che la sa più lunga delle extension di Valeria Marini. A parlare di questo fenomeno è Leo Damerini autore del Dizionario dei Telefilm (edito da Garzanti), che comincia proprio citando E.R. e Kildare.

“Dr.House manda all'orfanotrofio definitivamente il Dr. Kildare. E' la fine definitiva degli happy end in corsia, come aveva già dimostrato ER e, ancor prima, il serial A cuore aperto, del 1982. House intraprende una sorta di strada omeopatica rispetto a quella del Dr. Carter (collega di Ross in E.R. ndr), rispetto alla medicina ufficiale. In realtà è il suo esatto opposto: se per Carter la medicina è un'esorcismo dei propri fantasmi, House i fantasmi li stana direttamente in corsia”. Fantasmi a parte, come mai un personaggio così poco raffinato dei modi, diciamo così, desta l’interesse della gente? “Che House sia il dottore che tutti oggi vorremmo avere”, prosegue Damerini, “seppure così burbero e dai modi fin troppo decisi, è il segno di come siamo cambiati e di come il genere seriale medico ci abbia accompagnato (e rispecchiato) nei nostri mutamenti sociali dalla Ussl alla Asl". Per la cronaca, l’attore che lo interpreta si chiama Hugh Laurie.