In arrivo una fiction su Hina
Progetto di Adnkronos e Raifiction
La vicenda della giovane pachistana Hina, uccisa dal padre perchè "occidentalizzata", ha scosso tutta l'Italia: nessuna spiegazione possibile che aiuti a capire, a metabolizzare, a trarre frammenti di senso.
A "fare luce sulle problematiche che la storia di Hiina ha sollevato", ci proverà allora una ficiton, come annunciato dal presidente di Adnkronos Giuseppe Marra e dal direttore di Raifction Agostino Saccà.
E' tempo di riflettere, insomma, su "complesse e delicate questioni come l'integrazione nei paesi occidentali di giovani, e in particolare di donne, provenienti da paesi di cultura, tradizioni e religioni diverse", hanno spiegato Marra e Saccà.
Esigenza così innegabile, quella della riflessione, che il progetto di una fiction sulla vicenda della 23enne pachistana sgozzata nel bresciano ha ricevuto il plauso "trasversale" di molti esponenti politici.
Per Giorgio Lainati di Forza Italia, esiste ormai un "dovere civile e morale di chi fa cultura e informazione di spiegare ai cittadini a che punto di aberrazione puo' condurre il fanatismo religioso islamico in un grande paese occidentalizzato come il nostro".
Daniele Capezzone dei Radicali mette invece in luce il difficile tema dei diritti delle donne: "Sono e resto convinto che la conoscenza e la comprensione di storie, anche tragiche come questa, possano servire a creare nuove consapevolezze, ma soprattutto sono convinto del fatto che oggi, sia in Medio Oriente che nei paesi occidentali, la marcia verso la democrazia, di chi non l'ha ancora potuta conoscere, passi attraverso i diritti delle donne".
Per Mario Landolfi di An, la fiction dedicata a Hiina è un progetto "interessante e attuale", perché ha suscitato grandissimo allarme sociale nonostante sia accaduta durante il mese di agosto. "L'integrazione -precisa- è una meta possibile ma non si raggiunge in un giorno. D'altronde questa ragazza è stata uccisa proprio per aver cercato un proprio modello di integrazione". Landolfi sottolinea poi l'importanza della modalità comunicativa della fiction, che ha "sostituito il romanzo popolare e, proprio per il fatto che entra nelle case di tutti, va trattata con estrema cura".
Paolo Cento dei Verdi sottolinea invece che "tutto ciò che può servire a testimoniare, raccontare e non far cadere nell'oblio la memoria di quanto è successo è di grande utilità", ma l'esponente dei Verdi si augura anche che "ne esca un messaggio veritiero. Spero -conclude- che la fiction serva anche a comprendere, senza demonizzare, una realtà complessa come quella islamica e che aiuti all'affermazione del valore di autodeterminazione delle donne".