GF, Guido espulso per le bestemmie

"Canale 5 e Mediaset", prosegue la nota, "si scusano con i telespettatori per l'inqualificabile episodio: un comportamento del genere non si era mai verificato nelle cinque edizioni del programma e non si ripeterà mai più".

D'URSO: "D'ACCORDO CON L'ESPULSIONE"
"Sono assolutamente d'accordo con la decisione presa. Ma Grande Fratello non va criminalizzato", commenta Barbara D'Urso, conduttrice del reality di Canale 5. "Nella baraonda della fine della trasmissione in studio non ci siamo neppure resi conto che Guido aveva bestemmiato. L'ho bacchettato perchè aveva cominciato a dare in escandescenze e spaccava tutto. Se avessi percepito che aveva bestemmiato avrei sforato la diretta per redarguirlo e costringerlo a chiedere scusa. Adesso abbiamo rivisto la cassetta e ci siamo resi conto di quel che Guido aveva combinato. La decisione di farlo uscire dalla Casa è stata immediata: non è in linea con le regole della tv, della rete, della produzione e con le mie. La bestemmia è ingiustificabile". Niente criminalizzazioni sul Grande Fratello, però: "Il rischio si corre in tutte le trasmissioni", dice la conduttrice, "ci sono programmi, che non sono reality, in cui si sono liti tremebonde in cui scappano parolacce e altro. E' capitato e non doveva capitare, chiedo scusa, lo abbiamo eliminato. Ma chiedere la sospensione di Grande Fratello mi pare eccessivo: la televisione è piena di cose squallide e dovrebbero essere sospese molte altre trasmissioni. Detto questo, sono la prima a difendere il diritto dei telespettatori a non sentire parolacce e bestemmie. Per fortuna è avvenuto a mezzanotte e non prima".

LA PROTESTA
Intanto è già al lavoro il Comitato tv e minori. "Abbiamo avuto già alcune segnalazioni", spiega Emilio Rossi, presidente del Comitato, "e ce ne occuperemo nella seduta del 16. Ma stiamo già acquisendo la documentazione. Il caso si annuncia consistente. Peraltro si tratta di una trasmissione già oggetto di attenzione da parte nostra in casi precedenti". All'articolo 6 comma 2, il Codice di autoregolamentazione tv e minori afferma che il comitato, "qualora accerti la violazione del Codice" e "tenuto conto della gravità dell'illecito, del comportamento pregresso dell'emittente, dell'ambito di diffusione del programma e della dimensione dell'impresa", può "ingiungere all'emittente, qualora ne sussistano le condizioni, di modificare o sospendere il programma o i programmi indicando i tempi e le modalità di attuazione" e che può "ingiungere all'emittente di adeguare il proprio comportamento alle prescrizioni del Codice indicando i tempi e le modalità di attuazione".

"Il tema dei reality", spiega Rossi, "lo abbiamo affrontato da tempo con più di una delibera, l'ultima del 22 giugno scorso, che invitata le emittenti, in vista dei reality dell'autunno, a impegnare i concorrenti al mantenimento di un contegno consono al codice, pena sanzioni che facciano riferimento a sospensioni o espulsioni dalla gara".

I PRECEDENTI
Il 22 gennaio 1984 l'attore napoletano Leopoldo Mastelloni si lasciò sfuggire una bestemmia in diretta televisiva durante il programma di Raidue Blitz, davanti alla giornalista Stella Pende e a milioni di spettatori. Da allora in Rai e in televisione ci è tornato col contagocce. Mastelloni è stato il primo caso eclatante, e anche il più penalizzato per aver imprecato in un programma del piccolo schermo anche se il vizio della bestemmia ha colpito in altre occasioni. Nel marzo del 1999, nel corso della trasmissione Coppie condotta da Maria De Filippi, uno degli ospiti del programma si lasciò sfuggire una bestemmia provocando le proteste di associazioni che inviarono un esposto all'Authority per le garanzie nelle Comunicazioni. Il caso più recente di bestemmia in tv, prima di Guido Genovesi, è stato quello di Roberto Da Crema, televenditore e concorrente del reality di Italia 1 La fattoria che bestemmiò nell'aprile scorso in diretta. Anche in quel caso il concorrente fu espulso dal programma.