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Arriva il Nerone di Matheson

Laura Morante interpreta Agrippina

E' stato affidato al regista Paul Marcus e soprattutto al protagonista Hans Matheson il racconto televisivo della parabola umana e politica di Nerone, l'imperatore forse più stravagante e noto della storia romana: un racconto figlio della storiografia più recente e pronto anche a scagionare Nerone dall'incendio che distrusse Roma nel 64 dopo Cristo.

La miniserie in due puntate andrà in onda il 23 e 24 maggio in prima serata su Raiuno ed è il secondo capitolo del progetto Imperium che sta realizzando la Lux Vide.

"Il mio personaggio ha come il veleno nel sangue, ma soprattutto è tormentato dal grande bisogno di affetto e di amore", spiega il protagonista Matheson. "Vive fra l'ombra e la luce, tra l'odio e l'amore, ma è anche una persona molto sensibile, capace di grande passione interiore". Decisivo, nella sua storia, il rapporto con la madre Agrippina, interpretata da Laura Morante, che sarà uccisa su ordine dello stesso principe: "Nerone ha un legame molto profondo, quasi ambiguo, con la madre", racconta ancora l'attore scozzese, "ma quando lei lo soffoca e tenta di possederlo, la rifiuta". A 28 anni, con una conoscenza iniziale della storia antica "basata soltanto sui clichè", Matheson pensava "di non essere adatto al ruolo. Poi però mi sono detto: in fondo ci sono stati tanti Machbeth, tanti Amleto. E ci ho provato". Non ha visto l'interpretazione di Peter Ustinov nel Nerone di Quo vadis?, ma si è preparato al ruolo leggendo il libro di Richard Holland, "anche se", ammette, "alla fine l'ho lasciato, quasi sopraffatto da tante informazioni: ho preferito prendere una direzione tutta mia".

Chi invece si è divertita a dare il volto a un'Agrippina "non totalmente negativa" è la Morante. "Certo, non fu una santa: ma ho cercato di rendere comprensibile il suo comportamento", sottolimea l'attrice, reduce dalla Croisette dove è stata madrina del Festival. "Figlia di Agrippina Maggiore, sorella di Caligola, un marito ammazzato, undici anni in esilio, quando torna è naturale che sia un po' arrabbiata. E poi a quell'epoca, in cui tutto era così estremo e forte, il potere era l'unico strumento per difendersi: e per raggiungere il potere Agrippina doveva per forza passare attraverso Nerone, essere condannata al bovarismo". Per il figlio, ebbe "un amore morboso, eccessivo, catastrofico, al limite dell'incesto, anche se nel film questo non si vede", spiega la Morante che si è "affezionata" al personaggio. "E poi fare un peplum era uno dei miei sogni: è un po' come una sbornia, una liberazione".

Nel cast anche Massimo Dapporto (Claudio), Vittoria Puccini (Ottavia), Francesco Venditti (Britannico), Sonia Aquino (Messalina) Angela Molina (Domizia). "Abbiamo cercato di restituire Nerone alla sua vera luce di uomo tormentato", dichiara Matilde Bernabei, amministratore delegato della Lux che ha coprodotto la miniserie con Rai. "In un primo momento si sforzò di avvicinare il potere al popolo, anche ai più umili, ma poi la sua anima tormentata lo portò a gesti negativi. Non lo incolpiamo, comunque, dell'incendio di Roma". Del resto, rivela l'archeologa Marisa Ranieri Panetta, nel comitato scientifico che ha curato la miniserie, "Nerone approfittò dell'incendio, per costruire la Domus Aurea e avviare il primo grande piano regolatore di Roma basato su criteri moderni". Nerone è stata interamente girata in Tunisia, vicino Hammamet, dove su una superficie di 5.000 metri quadrati è stata ricostruita la Roma imperiale. Negli stessi luoghi, già set di Augusto, è previsto in autunno il primo ciak di Pompei (Tito), terzo progetto della saga Imperium che intreccerà le storie della distruzione del Tempio di Gerusalemme, della fine di Pompei e della costruzione del Colosseo. A completare la serie Lux-Rai, Marco Aurelio, Costantino e La caduta dell'impero.