"Dentro era tutto vero e difficile"
Daniele Bossari è stato chiamato all'ultimo momento alla Fattoria, per sostituire come inviato Alessandro Cecchi Paone. Da grande professionista del piccolo schermo si è calato subito nella parte di inviato nel tempo, dimostrandosi una presenza importante ma anche discreta. Un vero tramite tra il presente e il 1870, tra gli studi televisivi e la Fattoria dispersa nella campagna toscana, dove i concorrenti hanno sgobbato per circa due mesi tra campi da arare e mucche da mungere. Tgcom lo ha intervistato, per chiedergli un bilancio di questa esperienza.
Che sensazioni ti ha dato questa esperienza, dal 1870 al 2004 sempre molto in fretta?
Devo dire che l'immersione in quella realtà, del contadino della fine Ottocento italiano è di grande impatto, perché con i costumi, con le scenografie immediatamente si torna a quell'epoca e si vive proprio in quel tempo.
Come è stato l'impatto con la vita agreste?
Per me è stata un'esperienza importante, perché ho avuto anche contatto diretto con degli animali, cosa che non avevo mai provato. Tipo mungere una mucca: è una roba che a prima vista sembra semplicissima, e invece è molto, molto difficile.
Una difficoltà che i braccianti hanno imparato a conoscere sul campo...
Ammiro tantissimo la gente che lavora nei campi, che fa questo lavoro di professione perché non è facile. Lo abbiamo visto mettendo delle persone che non sapevano niente di agricoltura o del mantenimento di una fattoria: si sono trovate in una difficoltà estrema, tanto che hanno sclerato più di una volta.
Che rapporto c'era tra te e i braccianti?
Io ho avuto delle esprienze dirette con loro. Ad esempio sono andato spesso a cena e ho vissuto un po' il reality, con le telecamere e tutto il resto.
E davanti alle telecamere, erano veri oppure recitavano?
Secondo me erano veri se non al cento per cento, quasi. Le telecamere te le dimentichi: sei sorvegliato 24 ore su 24 e perciò ritorni automaticamente ad essere te stesso. Per me sono venuti fuori i lati veri di ognuno
Ti aspettavi la vittoria di Danny?
Sinceramente sì, ma solo nelle ultime settimane. Danny è sempre stato isolato, da solo. Ha sempre mantenuto la calma e si è comportato correttamente dall'inizio alla fine, senza mai alterarsi o litigare con qualcuno. Il pubblico probabilmente ha premiato questa tranquillità.
Adesso che la Fattoria è finita, quali sono i tuoi progetti?
Continuo con Top of the Pops, su Italia 1. E poi non lo so; ci sono un po' di idee, vediamo cosa si realizza.
Magari ti prenderai una bella vacanza...
Mica tanto quest'anno! Ma meglio così, comunque, non ci lamentiamo. L'importante è che ci sia lavoro e delle buone idee.