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Un meccanico senza arti a "Invincibili"

Ospiti in studio da Marco Berry: Omar Pedrini, Toni Capuozzo e Erri De Luca

Ufficio Stampa Mediaset

Mercoledì 15 giugno alle ore 21.

10 su Italia 1, secondo appuntamento con "Invincibili", condotto da Marco Berry, che racconta le storie di persone che hanno subito gravi traumi psico-fisici e che hanno saputo "rinascere". Tra i protagonisti Fulvio Marotto che nel 2003, a seguito di una tremenda infezione causata da un'influenza trascurata, ha perso tutti e quattro gli arti. Prima di ammalarsi Fulvio faceva il meccanico e tuttora continua a farlo.

L'abilità che ha sviluppato in anni di lavoro nella sua officina di Villorba (Tv) gli permette di dedicarsi allo studio e alla costruzione di protesi, che poi lui stesso sperimenta e che gli consentono, non solo di camminare e condurre una vita normale, ma anche di sciare, correre in moto, pattinare. 
 
E poi, Arjola Dejai, nata 29 anni fa in Albania, affetta da una forma di retinite che le causa la perdita graduale della vista. Quando ha 17 anni arriva in Italia da clandestina, insieme al padre e al fratello, dopo un viaggio con il gommone. Cerca un lavoro e per ottenerlo nasconde durante i colloqui la sua condizione di non vedente. Riesce a lavorare in una fabbrica per due anni e come aiuto cuoca per altri tre. Per caso viene a sapere di un corso di computer all'istituto per ciechi e decide di frequentarlo. Adesso lavora come guida all'Istituto per ciechi, è campionessa di danze standard e gioca a baseball. 
 
E ancora, Antonio Altavilla, 45 anni. Al momento, congedato dall'arma, è l'anima trascinatrice dell'associazione Nazionale Carabinieri. Il 12 novembre 2003 alle 10.30 circa a Nassirya è vittima di un'esplosione: un pesantissimo vetro piombato gli esplode addosso insieme alle pareti della base "Maestrale". L'esplosione gli squarcia il ventre. Il suo calvario dura dal quel 12 novembre sino al 17 gennaio, giorno in cui viene rimandato a casa. Ora Antonio vive senza un rene e il colon, inoltre, ha riportato lesioni al diaframma, ai polmoni, al fegato e a tutto l'intestino, oltre naturalmente a un grave trauma cranico.
 
Tra i protagonisti anche Laura Rampini, 38 anni, di Sigillo (PG). Sedici anni fa ha un incidente frontale in auto e rimane sette giorni in coma; si risveglia tetraplegica e muove solo gli occhi. Grazie alla riabilitazione recupera le braccia e, grazie alla logopedia, ritorna a parlare. Laura subisce 10 interventi e oggi fa i lanci con il paracadute a Fano. Ha lottato ed è riuscita ad ottenere il patentino. Ha fondato l'associazione liber-HAND-o e organizza a Fano una manifestazione per para-cadutisti (in tandem). Laura e il suo fidanzato attuale, paraplegico anche lui, hanno dato il via al progetto “Liberamondo”: guide turistiche per i disabili. 
 
E infine, Andrea Macrì, nato il 26 maggio 1991, sopravvissuto al crollo del liceo Darwin di Rivoli nel 2008. Andrea viene colpito alle gambe da un tubo in ghisa di 200 chili e oggi vive su una carrozzella. Ogni giorno si dedica a quattro ore di fisioterapia, poi la sera va a scuola: grazie a un progetto pilota della regione Piemonte, i professori possono arrivare direttamente alla scuola ospedaliera del Regina Margherita, dando la possibilità di studiare ai ragazzi ricoverati. Nel frattempo Andrea è entrato a far parte della squadra di Ice Sledge Hockey dei Tori Seduti, società parasportiva torinese.
 
In questa puntata, ospiti in studio Omar Pedrini, Toni Capuozzo e Erri De Luca.