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Pantani, altro mistero sulla morte: giallo sulla mollica di pane e cocaina

Gli infermieri che operarono la sera del 14 febbraio dicono che quella mollica non c'era

di DAVIDE DEZAN

- Una testimonianza clamorosa sulla morte di Marco Pantani emerge con forza dopo 10 anni. La prima indagine ufficiale aveva mostrato una pallina di mollica di pane e cocaina di fianco al suo corpo, ma due infermieri che la notte del 14 febbraio 2004 esaminarono da vicino il Pirata, hanno testimoniato che quella pallina non c'era quando loro, ancor prima della polizia, sono giunti, verso le 21, sulla scena del crimine. La loro testimonianza è già stata depositata dall'avvocato della famiglia, Antonio De Rensis, alla Procura di Rimini. Gli infermieri (in servizio al 118 la notte della morte di Pantani) per oltre 40 minuti hanno esaminato da vicino il corpo senza vita del campione romagnolo e secondo la loro testimonianza quella pallina, grande come una noce, vicino al braccio di Pantani non c'era. Se ci fosse stata se ne sarebbero sicuramente accorti e l'avrebbero segnalato subito, perché fa parte degli obblighi della loro professione.

    Questo è un elemento clamoroso che viene riscontrato anche dal parere del professor Avato, il perito della famiglia Pantani che fin dal primo istante aveva affermato che quella palla non poteva essere uscita dalla bocca del Pirata. Quella pallina è, infatti, completamente bianca. E la prova è stata mostrata in esclusiva assoluta con un documento fotografico a Sport Mediaset delle 13.
    Come può della mollica di pane, gettata in mezzo a una pozza di sangue, rimanere perfettamente candida e bianca? E' impossibile!
    E anche una seconda perizia che ha passato al microscopio quell'immagine va nella stessa direzione. Anche perché i segni di trascinamento del corpo, in evidenza tra le macchie ematiche sul pavimento, rendono incompatibile la posizione della pallina con quella del corpo di Pantani.  
    Per la tesi ufficiale dell'epoca quel bolo era stato rigurgitato da Pantani in mezzo al suo sangue. Ma i due infermieri (che per circa 40 minuti hanno esaminato il corpo senza vita del campione romagnolo), ribaltano completamente quella tesi e affermano, con sicurezza, che quella notte di fianco al corpo del Pirata non c'era nessuna pallina.
    Una testimonianza sconcertante che aggiunge altre ombre a un vero e proprio giallo. L'altro elemento clamoroso è che quei due infermieri del 118, ovvero gli uomini che per primi hanno esaminato da vicino il cadavere di Pantani non sono mai stati interrogati dagli investigatori della prima indagine. La loro testimonianza è arrivata soltanto grazie al lavoro di ricerca della famiglia Pantani e del suo legale.

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