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Milan, i numeri sono contro Inzaghi 

Passo da retrocessione e quella "maledizione" su Poli 

- Chiudere il 2014 in crescendo per poi svegliarsi nel 2015 e ritrovarsi in un incubo. Dalla vittoria contro il Napoli al pareggio di Roma per poi concludere in bellezza con la vittoria nell'amichevole di lusso contro il Real Madrid, il Milan sembrava aver risolto gran parte dei suoi problemi. Poi la caduta contro il Sassuolo per tornare con i piedi per terra, se non più giù. Sono i numeri, prima di tutto, a condannare Inzaghi: due vittorie nelle ultime dieci partite in campionato, solo 11 punti sui 30 disponibili. Un passo non da Champions League, ma più da retrocessione. 
Nessuno vuole mettere in dubbio la bontà del progetto tanto elogiato da Galliani e Berlusconi, ma servono al più presto dei risultati convincenti per puntare al terzo posto. Terzo posto che, nonostante tutto, è ancora alla portata, distante solo cinque punti. Vittorie e punti ancora prima della continuità. 
Il gol di Poli contro il Sassuolo non è bastato. Quella del centrocampista sembra essere una sorta di "maledizione" perché quando segna il Milan non vince mai. Per tre volte ha portato in vantaggio i rossoneri che poi hanno subito la rimonta. E' successo lo scorso anno a Verona (2-1) e con il Bologna (3-3) e poi ieri. Due sconfitte, un pareggio. La prossima, auguriamoglielo, andrà meglio: sarà vittoria.

Milan, i numeri sono contro Inzaghi 
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