Ruggeri, l'intervento è riuscito
Operato per risolvere emergenza clinica
Ivan Ruggeri è stato sottoposto a un intervento chirurgico, necessario per risolvere l'emergenza clinica seguita al malore che ha colto il presidente dell'Atalanta nella mattinata di mercoledì scorso.
Il numero uno nerazzurro era stato mantenuto in coma farmacologico dai medici, preoccupati dall'emorragia cerebrale accusata dal paziente. Dall'ospedale lombardo fanno sapere che l'intervento ha avuto esito positivo.
La grande paura sembrava già essersi stemperata nei giorni scorsi, dopo che le condizioni del presidente Ruggeri non avevano subito peggioramenti di sorta e si erano stabilizzate al punto da poter programmare l'intervento chirurgico. Ora, l'Atalanta può tirare un ulteriore sospiro di sollievo, dopo che l'operazione endovascolare a cui è stato sottoposto il suo leader storico ha raggiunto gli scopi prefissati dall'equipe sanitaria che sta seguendo il massimo dirigente nerazzurro. Il coma farmacologico è durato sei giorni, quelli indispensabili per avere la certezza di poter intervenire senza arrecare nocumento al paziente; ma la degenza di Ruggeri proseguirà per un altro periodo, almeno fino a quando non sarà chiaro che l'emorragia cerebrale patita mercoledì possa dirsi superata.
A livello clinico, l'intervento è stato necessario per risolvere la dissezione dell'arteria vertebrale responsabile del malore accusato dal presidente bergamasco. Nessuna complicazione in sala operatoria e la fiducia che il decorso possa avere il medesimo esito, nonostante sia ancora impossibile sciogliere la prognosi e tranquillizzare definitivamente familiari e tifosi. Il bollettino medico diramato nella giornata di lunedì aveva confermato la possibilità di intervenire "entro qualche giorno", senza però specificare il momento prescelto dallo staff medico dell'ospedale di Bergamo. Il professor Francesco Biroli, che ha condotto l'operazione durata cinque ore, chiarisce che il percorso sarà ancora lungo. "Bisognerà avere molta pazienza - ammette -, il presidente sta comunque dimostrando di avere una tempra forte. Rispetto a mercoledì, quando l'ho visto per la prima volta, non ha fatto passi indietro. E questo è essenziale". Ora che il responso della sala operatoria è stato positivo, si può attendere con maggior serenità il prossimo passo verso la riabilitazione.