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Poggiali: "Basta, datemi una moto"

Lʼex centauro lavora in una palestra

Ha vinto due volte il motomondiale, poi il cambio di direzione.

Manuel Poggiali ora lavora in una palestra di San Marino, spesso anche al bancone del bar. Sulle pagine di Libero l'ex centauro si è sfogato. "Mi manca troppo l'adrenalina delle corse. La Ktm mi ha licenziato e aspetto ancora i soldi, in Gilera mi sfuggì il mondiale per colpa di qualche meccanico che non ha dato il meglio per far si che il risultato arrivasse".

Il viso è quello di un ragazzino, in effetti, dal "basso" dei suoi 24 anni, Manuel Poggiali potrebbe ancora regalarsi delle soddisfazioni in sella ad una moto. E invece, un destino un pò beffardo, una voglia di cambiare per un pò aria, lo hanno portato su altre strade. In quel di San Marino lavora in una palestra e si considera una specie di factotum. Si occupa talmente di tutto che non disdegna di mettersi di tanto in tanto dietro al bancone del bar a servire da bere ai clienti. "Si, mi riconoscono anche, dopo sette mesi sono abituati a vedermi lì. Sto provando a rientrare nel giro, ma è difficile, anzi difficilissimo. Ci vogliono tanti soldi per avere una moto chge ti garantisca i primi posti. Pensate che un milione e mezzo di euro basterebbe solamente per i viaggi e i pezzi di ricambio. L'ideale sarebbe trovare un team già collaudato, ma ormai su quattro Aprilia ne è rimasta solo una libera".

La voglia di parlare c'è magari anche quella di togliersi qualce sassolino dalle scarpe. Un mix di veleni e nostalgia verso un mondo, quello delle moto che, in ogni caso, gli ha regalato due gioie mondiali, e potevano anche essere di più. "Si, di più. Nel 2002 avevo il mondiale in tasca e mi è sfuggito per degli errori miei e non solo, anche di qualche meccanico che non ha dato il meglio di se per far si che la vittoria arrivasse. C'è poco da chiarire, qualcuno aveva già deciso di andare altrove e non ha più portato delle novità". Facile l'accostamento con la Spy Story di Formula Uno. "Preferisco non commentare".

Alle spalle anche un licenziamento, quello dalla Ktm. "A dire la verità aspetto ancora i soldi". La voglia è quella di tornare in pista, ma Poggiali non nega di avere sogni e ambizioni legate anche al calcio. "Non alla Formula uno, le macchine sono noiose, meglio le moto. Mi piacerebbe però giocare a calcio a buoni livelli. A San Marino mi hanno tesserato per il Pennarossa, facciamo il campionato e chi vince fa i preliminari di Champions, spero di esordire presto". Un ragazzo e i suoi sogni, più o meno fortunato, non spetta a noi giudicare, lui sa quello che deve fare. "Mio padre che non c'è più mi consiglierebbe di crederci e dare il massimo. Se voglio tornare a correre è anche per lui, sarebbe contento".