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Inzaghi-Maldini, uomini Champions

Le pagelle del Milan in Europa

DIDA 6 Non è mai andato oltre l'ordinaria amministrazione, rischiando anzi di fare danni irreparabili nelle gare di andata contro Bayern e Manchester United.
ODDO 6,5 Non era facilissimo debuttare in corsa in Champions League con le responsabilità che comporta giocare nel Milan. Meritevole di elogi soprattutto nel retour-match con lo United.
MALDINI 8 Volli, sempre volli, fortissimamente volli. Questo il motto del capitano, approdato al record delle otto finali. I guai fisici ne hanno minato il rendimento, ma la sua esperienza (soprattutto a Monaco) è valsa oro.
KALADZE 6 Affondato dai guai fisici, è stato comprimario fino al penultimo atto, quando ha giocato (e bene) contro il Manchester United.
BONERA 6 I progressi fatti progressivamente registrare in campionato non hanno avuto eco in Europa: di lui si ricordano un'espulsione da dilettante a Bruxelles con l'Anderlecht e i timori del secondo tempo a Manchester.
NESTA 7,5 Non è casuale che la stagione del Milan, e con essa il cammino in Champions, sia virata di bordo quando è rientrato lui. Letteralmente fondamentale per ridare fiducia e solidità a un reparto che soffriva da troppo tempo.
JANKULOVSKI 6,5 Niente di eccezionale, ma tanta voglia, applicazione e spirito di sacrificio. Ha ballato un po', come tutti, nella prima fase. Poi ha recitato bene il suo ruolo di gregario da corsa.
PIRLO 8 Certe prestazioni del girone eliminatorio sembrano un brutto sogno di fronte al ritrovato Harry Potter del centrocampo. Nel crescendo finale, nota di merito alla doppia, splendida prestazione col Manchester.
GATTUSO 8 Solo un particolare. A Manchester, esce sull'1-2, lo United riprende in mano prima la partita e poi il risultato. Al ritorno, è 3-0 per il Milan con centrocampo inglese (e Cristiano Ronaldo) colpito e affondato.
AMBROSINI 7,5 Ha dimostrato ancora una volta che, se il fisico lo sorregge, è uno dei centrocampisti più completi del continente. Ha consentito ad Ancelotti di adottare il modulo più congeniale alla squadra. Suo highlight la partita di ritorno col Manchester, dove insieme al compare Gattuso e risultato l'arma letale per gli inglesi.
GOURCUFF 6 Una partenza abbagliante, con il gol all'AEK alla prima apparizione a San Siro. Poi spezzoni di gara in cui ha pagato l'inevitabile tributo all'inesperienza.
SEEDORF 7,5 Ritirato Costacurta, è giusto che erediti il titolo di 'Professore'. Dopo tre quarti di stagione da punto interrogativo, l'ineffabile Clarence ha preso in mano la bacchetta e tirato fuori gli attributi nel momento più delicato. Eroe a Monaco di Baviera e a San Siro col Manchester.
INZAGHI 9 In una stagione in chiaroscuro, si è comunque illuminato sul palcoscenico che gli è più congeniale, quello europeo. Sue le importantissime firme sul superamento del delicatissimo preliminare con la Stella Rossa, sua la botta che ha steso il Bayern Monaco.
GILARDINO 6,5 Due reti all'attivo, nessuna decisiva anche se il 3-0 col Manchester gli regala un posticino nell'olimpo. Ma il bilancio finale è giusto in pareggio, deve ancora imparare tanto per essere importante, se non decisivo, anche fuori dagli italici confini.
KAKA' 9 Cosa si può dire di un presunto centrocampista (o, certamente, di un non-centravanti) che vince la classifica cannonieri di Champions League, che mette a segno con favolose prodezze individuali i gol per il passaggio ai quarti (supplementari di San Siro col Celtic) e per il traguardo finale con tre indimenticabili gol al Manchester? La classe pura al servizio della concretezza: in più, a 25 anni, ha saputo prendersi sulle spalle la responsabilità del leader. Numero uno in Europa, numero uno al mondo.