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Mancini-Inter, questione di 'liste'

Firma in arrivo, ma tante condizioni

Roberto Mancini e l'Inter sono a un passo dal sì.

Il matrimonio si farà, nonostante i numerosi rinvii e qualche intoppo in sede di rinnovo. L'allenatore, dopo la cavalcata trionfale in campionato, ha aumentato il suo potere contrattuale e vuole porre condizioni precise, sia per quanto riguarda il suo staff, con l'arrivo di un altro fedelissimo, sia tracciando una lista della spesa e una degli indesiderati, da cedere.

E' stato il tormentone dell'anno: non potendo disquisire sull'incertezza di un campionato tinto da subito di nerazzurro, la stampa sportiva ha accompagnato la splendida passerella interista con la domanda di riserva, quella sul futuro del capo banda, di quel Mancini così efficace e mortifero nel guidare la corazzata partita da Appiano. Una lunga stagione all'insegna dei dubbi, di sirene d'Oltre Manica, di conti in tasca e sospetti ingenerosi. Molto più semplicemente, forse, il tecnico jesino ha scelto di attendere, il più possibile, sì per tenere aperta qualche strada alternativa, ma soprattutto per rinforzare la sua posizione, per rendere quasi intoccabile la sua figura e poter avere maggiore indipendenza e libertà di manovra in ogni campo. Così, ora che il titolo è dietro l'angolo, anche la firma sembra avvicinarsi a grandi passi.

La richiesta di 'carta bianca' porta alla memoria un precedente non troppo positivo, mal digerito dal popolo nerazzurro: l'avvento di Marcello Lippi ad Appiano e il suo fallimento repentino. Ma in quel caso, la pretesa arrivò in ragione di risultati ottenuti altrove, non a Milano, proprio su quella sponda del Naviglio. Le garanzie ora sono diverse e solide, con Moratti incline ad assecondare, almeno in parte, le condizioni dettate con garbo dal Mancio. La lista dei 'fedelissimi' appartenenti allo staff dell'allenatore dovrà arricchirsi di un altro nome, pescato tra i collaboratori di lunga data, in campo e fuori, del tecnico nerazzurro. Ma le 'liste' fondamentali, ovviamente, sono quelle di mercato, in entrata come in uscita. Mancini vuole un difensore di primo piano (con John Terry, in rotta con il Chelsea, in pole position) e un reparto offensivo da rivoluzionare quasi interamente. Ma ci sono anche delle preclusioni, dei giocatori non graditi, che dovrebbero lasciare Appiano. Mancini vuole una squadra che assecondi il suo lavoro e sia adatta all'impostazione tattica e caratteriale che predilige. Per motivi diversi, alcuni attuali nerazzurri non soddisfano questi requisiti e Mancini li vorrebbe sulla lista dei partenti. Qualcuno è già sulla rotta che esce dal porto interista, come Figo e Recoba; qualcun altro potrebbe restare per motivi di opportunità, come Samuel, quasi indispensabile dopo la stangata di Valencia; altri sono con le valigie in mano, Adriano su tutti.