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Sandulli:"Sanzioni graduate"

"Nessuna differenza con primo grado"

Seppur stremato dalla Camera di Consiglio, il presidente federale Piero Sandulli non si sottrae alle domande dei giornalisti.

"Differenze con primo grado? Non è vero abbiamo mantenuto un impianto di carattere generale, con gradazioni di sanzioni di segno diverso per cercare di differenziare da chi ha organizzato alcune cose e se ne è giovato - ha detto - Tutto sarà più chiaro dopo aver letto le motivazioni".

"Abbiamo mantenuto l'impianto del primo grado - ha detto Sandulli - non abbiamo sconfessato nessuno. Dovevamo restituire un equilibrio alle sanzioni. Il calcio ne esce benissimo e poi la credibilità l'ha riconquistata con il mondiale vinto. Le sentenze vanno lette prima di criticarle, ma vedrete che quando usciranno le motivazioni tutto sarà più chiaro e trasparente".

Sulla possibilità o meno che qualcuno si possa rivolgere al Tar Sandulli ha risposto: "Noi abbiamo fatto il nostro lavoro, dando sanzioni di carattere disciplinare-sportivo e credo che dal punto di vista giuridico ordinario, magari, possano trovare accoglimento altrove. Il Tar? Mah, lo possono fare, poi, si vedra' se e' una strada giusta o sbagliata". Qualcuno gli chiede se uno come Stefano Palazzi, il procuratore federale, possa essere contento per la sentenza di stasera. "Qui - replica il presidente della Corte Federale - non è un problema di far contento qualcuno e scontentare altri. Io insisto dicendo che con le motivazioni sarà tutto più chiaro. Qui si è voluto distinguere da chi aveva organizzato una sorta di sistema e ha tentato di giovarsene. Se esiste una cupola? Qualcosa è esistito ora spero che da domani in poi si inizi a parlare di sport perché è giusto così"