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Gea, un'azienda di "import-export"

Monopolio assoluto in Brasile e Spagna

Una società con una capillare rete di importazioni ed esportazioni fra Italia ed estero.

Anche questo sarebbe stata la Gea, la società di procuratori gestita da Alessandro Moggi, Secondo i carabinieri, oltre ad avere il monopolio sul mercato italiano e i vivai, la Gea si sarebbe avvalsa di canali preferenziali in Brasile, Spagna, Inghilterra ed est Europa, contando su uomini di fiducia quali gli ex calciatori Aldair e Dimas.

Non solo Italia per la Gea, ma anche tanto, anzi tantissimo, mercato estero. Quasi un'azienda di import-export di grandissime dimensioni, che poteva contare pressochè sul monopolio assoluto dei calciatori nei mercati di Brasile, Spagna, Inghilterra ed est Europa.
Grazie soprattutto ad una capillare rete di collaboratori, compresi alcuni ex giocatori che hanno militato nel campionato italiano, a cominciare da "Pluto" Aldair, bandiera della Roma con la quale ha militato per 13 stagioni vincendo anche uno scudetto. L'ex difensore brasiliano sarebbe stato infatti uno dei principali collaboratori di Alessandro Moggi, attivandosi a più riprese per scovare sul mercato brasiliano giocatori e talenti in erba da portare in Italia e far entrare nell'orbita Gea. Ma assieme ad Aldair, sempre in Brasile, un ruolo di primo piano lo aveva anche Dimas, ex terzino sinistro portoghese in forza alla Juventus.

Ma parlando di giocatori, dall'informativa dei carabinieri spuntano ora molti nomi e manovre di mercato che hanno portato stranieri in Italia ed italiani all'estero. Su tutti i nomi di Antonio Cassano, Adrian Mutu e Valeri Bojinov. Da quanto emerge dalle indagini, infatti, si apprende che per Cassano sarebbero arrivate alla Roma due offerte di 25 milioni di euro da parte di Chelsea e Manchester United, ma per chissà quale motivo alla fine l'ha spuntata il Real spendendo appena 5 milioni. C'è poi Mutu, licenziato dal Chelsea e sul quale la Gea si è buttata subito per assumerne la procura. Occhi puntati anche su Bojinov quand'era al Lecce e che gli uomini Gea avrebbero voluto dirottare al Barcellona per fare un favore agli amici spagnoli e che invece finì poi alla Fiorentina. Infine il mercato dell'est, con manovre per controllare i calciatori della Repubblica Ceca ed i russi, con l'episodio del portiere Nigmatullin, che nel 2001 sarebbe stato rinchiuso in un albergo con tanto di sequestro di cellulare e passaporto per ottenerne l'esclusiva.
Ma in tutto questo, si diceva c'è anche l'"export", perchè la Gea avrebbe avuto un ruolo dominante nel piazzare calciatori italiani all'estero, soprattutto in Spagna, a cominciare da Di Vaio, Corradi e Iuliano, al quale "bisognava dare una lezione perchè senza orgoglio".