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Galliani: "Franza? Irresponsabile"

"Parla di città in guerra, maturasse"

Non ha aspettato più di tanto Adriano Galliani per rispondere al presidente Pietro Franza il quale aveva dichiarato che il Milan avrebbe trovato a Messina una squadra ed una città pronte a fare la guerra.

"Le sue sono dichiarazioni irrensponsabili - ha spiegato l'ad - Credo che Franza debba maturare molto se parla di città in guerra". Immediata la replica del presidente giallorosso: "Sono stato male interpretato".

Alla vigilia della gara di Messina, i rapporti tra siciliani e rossoneri sembrano irrimediabilmente compromessi a causa dell'alterco a distanza intervenuto tra il presidente giallorosso Pietro Franza e l'ad rossonero Adriano Galliani. A dare il via alla querelle le parole del presidente del Messina che aveva dichiarato: "Dal punto di vista fisico i rossoneri non stanno in piedi...poi lo vedremo sul campo, di certo troveranno una squadra e un'intera città pronte a fare la guerra". Immediata la risposta di Galliani che ha avuto parole dure nei confronti del patron giallorosso: "Noi non andremo a dormire a Messina, non andremo nell'albergo del signor Franza, perchè non va bene - ha detto - Le sue sono state dichiarazioni irresponsabili e non aggiungo altro perchè sono presidente della Lega, se fossi stato solo l'ad del Milan avrei risposto in altro modo". Ed ancora giù duro: "Finchè dice che il Milan non sta in piedi può essere. Abbiamo 45 punti più di loro ma può essere che non stiamo in piedi, ma quando parla di città in guerra credo che il signor Franza debba maturare un po'".

Nei giorni scorsi Galliani aveva affermato in modo ironico che avrebbe staccato la testa ai suoi giocatori qualora questi fossero stati distratti dalla gara di ritorno con il Barcellona. "Ovviamente era una battuta scherzosa - ha ribadito l'ad - Era una frase detta in modo assolutamente ironico. La testa deve essere ben salda sulle spalle e concentrata sul Messina". Infatti, i rossoneri devono mantenere i cinque punti di vantaggio sull'Inter per assicurarsi il secondo posto: "Quelli di domani sono tre punti importanti così come lo sono stati e lo saranno altri. Messina-Milan per noi non è una guerra, è una delle 38 partite di campionato. Dobbiamo difendere il secondo posto, siamo in vantaggio nello scontro diretto con l'Inter per cui, per perdere il secondo posto, dobbiamo perdere sei punti. Confido che da qui alla fine del campionato il Milan sappia conservare una posizione così importante".

Inoltre, Galliani ha fatto un bilancio positivo della stagione in corso: "Abbiamo gli stessi punti, 76, che avevamo l'anno scorso a quattro giornate dalla fine e prima dello scontro diretto con la Juventus, quindi abbiamo un rendimento eccellente. Non sono d'accordo con chi parla di anonimato in relazione alla nostra stagione. Non è anonimato essere per il quarto anno consecutivo la squadra italiana che va più avanti di tutte le altre in Champions League. E siamo anche primi nel ranking europeo. Comunque sia, quando si è sotto i riflettori, è giusto accettare i giudizi, giusti o sbagliati che siano, di chiunque".

Non si è fatta attendere neanche la controreplica del presidente Franza che ha voluto precisare di essere stato male interpretato: "Mi dispiace di essere stato male interpretato. Quando ho parlato di una città che si mobilita l'ho fatto solo perchè la nostra città vuole la salvezza - ha detto all'AdnKronos - Non c'è nessuna questione relativa al Milan tant'è che abbiamo anche fatto stampare le maglie con su scritto 'Io ci credo' proprio perchè il nostro pensiero è la salvezza". Il patron siciliano ha infine puntualizzato: "E' ovvio che in campo faremo la guerra, ma solo in campo. Mi sembra il minimo che possiamo fare. Mi dispiace per le parole di Galliani. Il Milan è sempre stato accolto in maniera eccezionale a Messina, tanto che è stato lo stesso Galliani a dirlo l'anno scorso".