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Schiavone, la maledizione finale

Ancora ko, è la settima volta su sette

Anche ad Amelia Island il sogno di Francesca Schiavone si è infranto in finale.

Una vera e propria maledizione quella della tennista milanese, che a 25 anni ha raggiunto l'ultimo "gradino" di un torneo WTA per sette volte senza mai riuscire a conquistare la vittoria finale. Negli Stati Uniti a sconfiggerla è stata Nadia Petrova, la russa che in precedenza la Schiavone aveva sconfitto quattro volte su quattro.

Può sorridere Francesca Schiavone. Sulla terra verde di Amelia Island è arrivata a giocarsi la seconda finale del 2006, che gli è valsa l'undicesima posizione nel ranking Wta (record italiano, considerato che mai una giocatrice azzurra è entrata nella top ten). Una soddisfazione, che, però, per la milanese ha un retrogusto decisamente amaro: la Schiavone, infatti, ha perso per la settima volta su sette una finale. Un vero e proprio tabù, con protagonista, questa volta Nadia Petrova, la testa di serie numero sette che l'ha sconfitta in due set (64, 64). Dopo una partenza in salita (1-4), Francesca ha recuperato fino al 4-5 e ha avuto due palle per il pari prima di cedere il primo parziale per 6-4. E, nel secondo set, ha recuperato il break sul 2-2, ma non ha più saputo reagire dal 3-4 al 6-4 conclusivo, dopo un'ora e 33 minuti. La maledizione non è rotta. Sarà per la prossima volta.