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Ancelotti: "Convinti di noi stessi"

"Berlusconi? Voglio consigli scritti"

Vigilia di finale di Champions in casa Milan.

Carlo Ancelotti è sereno e convinto di poter fare bene. "Due anni fa c'erano ancora alcune domande senza risposta - dice il tecnico - Stavolta abbiamo piena consapevolezza nei nostri mezzi. Tutto è deciso, tranne il risultato". Poi una battuta sui "suggerimenti" di Berlusconi sulla formazione: "Non ho ancora ricevuto il foglio scritto, e delle parole non mi fido".

Ormai ci siamo. Mercoledì sera il Milan si giocherà il match che può valere una stagione, l'unica partita in grado di far dimenticare l'amarezza per uno scudetto sfuggito sul filo di lana. "Non abbiamo perso, siamo arrivati secondi - tiene a precisare il tecnico rossonero - Non c'è un premio, ma il piazzamento rappresenta comunque un riconoscimento all'ottima annata della squadra. La vittoria è fondamentale, ma conta anche il modo in cui si ottiene il risultato. Per vincere, noi dobbiamo giocare bene. Se perdiamo domani non penso che mi licenzieranno, perché non penso che perderemo". E circa "l'obbligo" di giocare con le due punte dice: "In questa stagione abbiamo sempre giocato con tre punte, e lo faremo anche stavolta. A volte abbiamo addirittura giocato con 4 punte. Forse voi non ve ne siete accorti, ma i nostri difensori sì. Chiedete a Maldini...".  

Adesso c'è però da pensare al Liverpool e un "secondo posto" anche qui sarebbe davvero una delusione. Ancelotti è però tranquillo perché le condizioni della squadra sono buone e c'è grande fiducia nei propri mezzi. "Siamo pronti, da 10 giorni lavoriamo per questo match - spiega - La finale è un obiettivo che abbiamo inseguito dall'inizio della stagione. Ripeto, stiamo bene da un punto di vista fisico e mentale, faremo una grande partita. Non ho visto giocatori stanchi durante le sedute o le partitelle".

Ma che Liverpool si aspetta il tecnico rossonero? "I reds sono molto bravi a chiudere tutti gli spazi - spiega - Noi non faremo calcoli, faremo la nostra gara. Non è detto, però, che noi dovremo giocare tutta la partita in proiezione offensiva. Certo, se riuscissimo a segnare un gol nei primi minuti... In una situazione simile, il Liverpool dovrebbe rinunciare al proprio atteggiamento tattico più naturale. I reds sono una grande squadra e Rafa Benitez è un ottimo allenatore. In passato hanno dimostrato di sapersi adattare alle caratteristiche degli avversari. Contro la Juve, ad esempio, hanno utilizzato anche la difesa a tre".