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Milan, Ambrosini resta rossonero

Abramovich prova a tentare Shevchenko

Massimo Ambrosini è intenzionato a rimanere al Milan.

Nonostante una stagione difficile, vissuta da rincalzo di lusso, il centrocampista non vuole andarsene: "E' a Milano da tanto tempo - ha detto il suo procuratore Moreno Roggi a Radio Radio - è milanista, e per questo è difficile che lasci il Milan". Intanto secondo alcuni giornali inglesi Roman Abramovich sarebbe a Milano per tentare di convincere Shevchenko, ma l'impresa appare impossibile.

L'attaccamento alla maglia dunque alla fine sarà più forte della voglia di giocare e della rabbia per aver visto molti dei successi di quest'anno dalla panchina, se non dalla tribuna. Per Massimo Ambrosini il Milan è una famiglia e anche la delusione per aver perso il treno per gli Europei non sembra essere una motivazione sufficiente per lasciare Milano. "Ambrosini è molto dispiaciuto per non essere stato convocato da Trapattoni - ha detto Roggi - e sa che questo è dipeso anche dal fatto di aver giocato poco quest'anno con il Milan. Ma resta difficile una sua partenza".

Per un giocatore insoddisfatto che decide di rimanere, c'è un altro che è invece oggetto dei desideri del presidente più intraprendente del mondo del pallone. Secondo quanto scritto dal quotidiano britannico "Indipendent", il patron del Chelsea Roman Abramovich sarebbe stato a Milano per trattare l'acquisto di Andryi Shevchenko. L'offerta sarebbe di 30 milioni di euro più un giocatore a scelta tra Adrian Mutu, Jimmy Floyd Hasselbaink ed Hernan Crespo. Quella di Abramovich sembra essere però una battaglia persa in partenza, dal momento che il Milan non ha nessunissima intenzione di privarsi del suo bomber, così come l'ucraino ha più volte ribadito di non volersi muovere da Milano. Lo ha fatto in passato quando le cose per lui non andavano benissimo, figuriamoci oggi, reduce com'è da una stagione trionfale con scudetto e titolo di capocannoniere.