Rosso a Del Horno, tifosi inferociti
Una partita davvero "maledetta" per gli arbitri quella tra Chelsea e Barcellona. Dopo le minacce ricevute lo scorso anno da Frisk per aver espulso al Camp Nou Drogba, che indussero il fischietto svedese a ritirarsi dall'attività, e dopo l'errore di Collina nella gara di ritorno, questa volta è toccato al norvegese Hauge ricevere minacce dai supporters londinesi per aver espulso ingiustamente il "blues" Del Horno.
Arbitrare Chelsea-Barcellona è diventato davvero un mestiere ad alto rischio. Non solo perchè l'importanza della gara genera pressioni notevoli tali da commettere degli errori che, talvolta, possono macchiare la bontà tecnica dei fischietti che la dirigono, ma soprattutto perchè i direttori di gara, dal confronto della passata stagione, sono puntualmente oggetto di minacce da parte dei supporters, specie londinesi, che dopo aver indotto nella scorsa stagione l'arbitro svedese Frisk a ritirarsi dall'attività, a causa dei messaggi minatori ricevuti dai tifosi dei "blues" che gli contestavano l'espulsione comminata a Didier Drogba nella gara del Camp Nou, questa volta è toccato al norvegese Terje Hauge subire minacce per aver espulso Del Horno per un fallo su Messi nella gara di mercoledì scorso.
Il tutto a seguito delle polemiche dichiarazioni del tecnico del Chelsea Josè Mourinho che aveva accusato il giovane talento argentino Lionel Messi di essere un provocatore definendolo "grande attore d'arte drammatica" e di aver simulato un fallo subito dal terzino sinistro dei "blues" Asier Del Horno. Le spiegazioni di Messi non sono bastate a placare l'ira di Mourinho: "Io non ho fatto scena e non capisco perchè Mourinho debba dire certe cose. Del Horno ha picchiato duro per tutto il tempo che è rimasto in campo", così si è difeso il talentuoso trequartista. Tuttavia, a preoccupare non è tanto l'ira del tecnico, ma piuttosto le minacce reiterate nei confronti di un arbitro, nel caso specifico il norvegese Hauge per un comportamento di certo spiacevole dei tifosi londinesi che, in qualche modo, andrebbe punito. E pensare che la vigilia della gara più che generare qualche dichiarazione ironica per il terreno di gioco inadeguato, non aveva regalato altri spunti polemici, mentre il dopogara si è rivelato ancora una volta teso, fin troppo.