Con Ajax scintille in campo e panchina
Nonostante il pareggio di rimonta contro l'Ajax, che lascia ampi margini di qualificazione ai quarti di Champions, in casa Inter si respira nervosismo. Durante la gara con gli olandesi, capitan Zanetti ha ripreso a muso duro Adriano, che gli ha intimato di starsene zitto ed andarsene. Fuori dal campo, nervi scoperti fra Mancini e Materazzi, col difensore che ha lasciato la panchina dopo essersi inutilmente scaldato a lungo.
Anche se il pareggio strappato con le unghie e coi denti contro l'Ajax ha tranquilizzato l'ambiente nerazzurro in vista della gara di ritorno, in campo e fuori dal rettangolo di gioco sono volate parole grosse. Sotto di due gol, con lo spettro dell'eliminazione dalla Champions e di ritrovarsi con la Coppa Italia come unico obiettivo stagionale, i nerazzurri hanno fatto scintille.
Prima capitan Zanetti ed Adriano, poi Mancini e Materazzi. Che il brasiliano non stia passando un ottimo momento di forma è sotto gli occhi di tutti, ma stavolta a dargli la strigliata è direttamente Zanetti, probabilmente la vera bandiera di quest'Inter. Il capitano, in nerazzurro dal lontano 1995, ha rimproverato il compagno dopo una fase di gioco, anche se probabilmente a indispettire l'argentino è stato l'atteggiamento generale del brasiliano. Ma Adriano, invece di accettare il rimbrotto e fare spallucce, anche se davanti aveva il proprio capitano, ha reagito zittendo il compagno, senza accettare la critica e, soprattutto, mancando di rispetto a chi da oltre dieci anni veste la maglia nerazzurra.
L'altro episodio caldo si è verificato in panchina e ha avuto come protagonisti Mancini e Materazzi. Il tecnico ha fatto scaldare a lungo il difensore per farlo entrare al posto di Cruz, ma dopo un po' di esercizi, probabilmente capendo che non avrebbe messo piede sul campo di gioco, Materazzi ha lasciato il campo per dirigersi negli spogliatoi, guardando in cagnesco il proprio allenatore. Al termine della gara, il presidente Facchetti ha cercato di stemperare i toni spiegando che in realtà la colpa sarebbe stata di Cruz, che non avrebbe capito che doveva uscire facendo così perdere tempo per la sostituzione. L'impressione, tuttavia, è che fra Mancini e Materazzi, dopo l'arrivo di Samuel, non corra più buon sangue: il difensore azzurro finisce quasi sempre in panchina e per uno che ha tirato avanti la "baracca" negli ultimi anni non è certo una grande soddisfazione.