NBA: un "nano" re delle schiacciate

A volte non serve essere un "gigante" per trionfare in una competizione riservata ai "supermen" come la gara delle schiacciate che si svolge ogni anno nell'ambito dell'All-Star Game NBA. A vincere in questa stagione è stato infatti la guardia dei New York Knicks Nate Robinson, 175 cm di altezza, che in finale ha avuto la meglio su Andre Iguodala (Philadelphia, 1,98), Hakim Warrick (Memphis, 2,06) e Josh Smith (Atlanta, 2,06)

Per convincere i giudici a votare la sua schiacciata rispetto a quelle dei più quotati avversari, Robinson ha usato un curioso "trucco". Ha coinvolto nell'azione il popolare tra i "nani volanti" del passato, Spud Webb, che nel 1986 diventò il più piccolo giocatore di sempre a conquistare il trofeo di miglior schiacciatore. Robinson, scelto al primo giro dall'università di Washington, si è fatto passare la palla da Webb (di cinque cm più basso di lui), posizionato sotto il canestro, e lo ha scavalcato nel suo volo verso il ferro. La schiacciata ha ottenuto un "50", punteggio perfetto, da parte dei cinque giudici. Ciò ha permesso a Robinson di arrivare allo spareggio con Iguodala, anch'egli perfetto nella sua esecuzione in finale, e quindi di avere poi la meglio sul giocatore dei Sixers per un solo punto, 47-46.

Ma è chiaro che la schiacciata che è rimasta negli occhi dei giudici è stato il volo sopra a Webb. "L'idea non è mia, ma di un mio compagno, Jamal Crawford - ha spiegato Robinson - eravamo sull'aereo e mi ha detto 'Spud ha vinto la gara esattamente 20 anni fa, perchè non lo chiami e gli chiedi se gli va di partecipare e farsi schiacciare in testa da te?'. E così è stato". Robinson è così diventato il secondo "piccolo" di sempre (sotto l'1.83, che corrisponde ai 6 piedi americani) a vincere la singolare competizione. "Robinson avrà qualcosa da raccontare ai nipotini", ha commentato Webb.

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