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"Esonero? E' rischio del mestiere"

Mancini: "Può accadere qualsiasi cosa"

17 Feb 2006 - 15:01

La vittoria della Champions ultima spiaggia per salvare il posto? Roberto Mancini fa il "filosofo": "Il rischio fa parte di questo lavoro - dice - Io darò sempre il massimo, poi può succedere qualunque cosa". Poi, fa mea culpa per lo sfogo dopo la sfida con la Juve: "Mi scuso pubblicamente con la squadra, con i tifosi e con la società. Ho mancato di rispetto". Su Adriano: "A sbatterlo in panchina non ci penso nemmeno".

A Livorno vedrà la partita dalla tribuna. Squalificato per un turno dal giudice sportivo, Roberto Mancini ammette le sue responsabilità, ma spiega: "Secondo me hanno sbagliato a squalificarmi perché questa sanzione non ha a che fare con l'arbitro, ma riguarda un'altra cosa accaduta nel tunnel che porta agli spogliatoi". Il riferimento è alle offese rivolte al dirigente della Juventus Roberto Bettega uscendo dal campo, per cui l'allenatore nerazzurro non esita a battersi il petto: "Ho mancato di rispetto e mi scuso pubblicamente - dice - Non deve capitare più".

"Condannato" (secondo il "Mirror") a vincere la Champions per essere confermato alla guida dell'Inter, Mancini replica con ironia alle voci di un possibile divorzio: "Rischio di perdere la panchina? Ma come, proprio adesso che hanno messo i sedili nuovi...". Poi si fa serio: "Il rischio fa parte di questo lavoro, io darò il massimo per cercare di vincere e per non avere rimpianti o rimorsi, poi può succedere qualsiasi cosa". Difesa a spada tratta pro-Adriano, che festeggia i 24 anni in un periodo non certo positivo: "Io non lo sbatterò mai in panchina perché è l'unico che può farci vincere le partite. Si è vero, giovedì ci siamo parlati, avevamo solo bisogno di chiarire alcune cose".

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