L'opinione nerazzurra di Recalcati
Partita molto difficile quella che la squadra di Roberto Mancini dovrà disputare sabato nell'anticipo. l Livorno si sta comportando molto bene, l'Inter dovrà certamente reagire per far dimenticare ai tifosi la sconfitta e l'uscita anticipata dal giro scudetto, ma si presenterà davanti alla squadra toscana senza l'anima del team, Veron, acciaccato e Cambiasso, squalificato. Tempi duri per Mancini che dovrà rinunciare anche a Walter Samuel, sicuramente sostituito da Marco Materazzi. Possibile che l'allenatore si affidi al classico 4-4-2, con Julio Cesar in porta, difesa con Zanetti, Cordoba, Materazzi e Burdisso, centrocampo con Figo, Pizarro, Cristiano Zanetti e Stankovic e attacco con Adriano e Martins. Le incognite per Mancini si concentrano sul centrocampo. L'allenatore di Jesi, potrebbe scegliere di giocare con Stankovic al centro, Kily a sinistra e mettere in ballottaggio David Pizarro e Cristiano Zanetti, mentre Luis Figo si accomoderà sulla sua corsia i preferenza, quella destra. Possibile l'apparizione di Aparecido Cesar Rodriguez, acquistato a gennaio e mai sceso in campo.
Nell'ultimo periodo si è parlato molto dell'attacco nerazzurro. Da tifoso mi sento deluso della stagione del brasiliano Adriano, mi sento deluso di tutto l'attacco nerazzurro, ma anche dagli uomini mercato nerazzurri che non hanno acquistato la punta che da giugno si cercava. Una quinta punta? Siete sicuri? A mio avviso Mancini stava cercando il partner del brasiliano per dargli la possibilità di esprimersi al meglio. L'Inter non è da rifondare, 2 innesti, Veron permettendo: Ballack, in sostituzione del partente aregentino e un fuoriclasse in attacco da affiancare ad Adriano, al quale darei un'altra stagione per riprendersi totalmente e tornare quell'imperatore che alla sua gente, il popolo interista, manca. Alcuni nomi? Henry sarebbe il partner ideale se Adriano giocasse da prima punta, Van Nistelrooy se il brasiliano continuasse sulla strada di girovagare tra centrocampo e attacco. Mancini? Confermatissimo.
Christian Recalcati