"Purchè usata in maniera costruttiva"
Dopo le polemiche sugli errori arbitrali che si sono succeduti nell'arco delle ultime giornate di campionato, dopo Shevchenko anche il fischietto Matteo Trefoloni apre alla tecnologia nel calcio, ritenendo la moviola un possibile aiuto all'operato dei direttori di gara: "Può aiutare a far crescere la categoria purchè utilizzata in modo costruttivo". Dopo il placet di calciatori ed arbitri rimane da convincere Blatter.
Considerata dai puristi del calcio come nemico numero uno, dai designatori passati occhio indiscreto che svela le magagne e "forse" la scarsezza tecnica di alcuni direttori di gara, la moviola dagli studi televisivi potrebbe, secondo alcuni, passare direttamente sul terreno di gioco come valido aiuto a quelli che sono i comprensibili errori "umani" degli arbitri, in modo tale da liberare i fischietti dalle troppe pressioni che una gara importante genera, potendo, gli stessi, contare su un valido ed oggetivo sostegno come l'occhio delle telecamere.
Dopo Andriy Shevchenko, che in settimana aveva ribadito l'opportunità di dare agli arbitri qualche piccolo aiuto tecnologico, questa volta il placet alla moviola in campo viene proprio da un diretto interessato, il fischietto internazionale Matteo Trefoloni di Siena che, in occasione della consegna del "Premio Nestore", ha parlato della situazione della classe arbitrale: "La moviola può aiutare a far crescere la categoria - ha dichiarato - purchè venga utilizzata in maniera costruttiva. Rivedere certi episodi da una prospettiva diversa rispetto a quella che si ha dal campo aiuta ad interpretare meglio le situazioni". Inoltre ha aggiunto: "La prova della sua validità sta nel fatto che proprio in occasione dei raduni collegiali che avvengono ogni due settimane a Coverciano le situazioni vengono analizzate proprio alla moviola". Dunque, il benestare dei giocatori c'è, gli arbitri, comunque, mostrano aperture in questo senso, ma perchè il calcio si adegui, come hanno fatto altri sport, alla tecnologia resta da convincere Joseph Blatter.