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Gaucci: "Calcio tutto taroccato"

"Pagherò ma dovranno farlo anche altri"

02 Feb 2006 - 19:59

Dopo l'arresto dei figli per il crac del Perugia, Luciano Gaucci spara a zero sul calcio italiano: "E' tutto taroccato, tutto in mano alla Gea - dichiara a "Studio Aperto" - Tra un paio di mesi torno e farò la guerra a chi la merita. Sono pronto a pagare ma devono pagare anche gli altri". Intanto gli inquirenti fanno sapere che il buco accertato è di 80-90 milioni di euro, ma la cifra è destinata ad aumentare.

Sul paradiso dorato di Bavaro Beach si è abbattutto il ciclone Gaucci. Dopo l'arresto dei figli Riccardo ed Alessandro per il crac del Perugia, l'ex presidente della società umbra, ufficialmente in vacanza nel paradiso di Santo Domingo da quasi sette mesi, spara a zero contro il calcio italiano e i suoi dirigenti: "Il calcio italiano è tutto taroccato, tutto in mano alla Gea - ha dichiarato intervistato da "Studio Aperto" - ma tra un paio di mesi torno e farò la guerra a chi la merita".
Secondo Gaucci, all'origine di tutto ci sarebbe una persona precisa: "Questa storia è una vendetta di Geronzi e quindi anche lui deve pagare. Si sono coalizzati Carraro e Geronzi per affondarmi".

Gaucci poi, difendendo i figli, fornisce anche le cifre che avrebbe "regalato" ai suoi nemici: "Gli ho dato 100 milioni di euro in venti anni. I miei figli non c'entrano nulla perchè hanno fatto solo quello che gli ho detto io. Sono pronto a pagare, ma devono pagare anche gli altri". Tornando poi sulla cessione di Nakata alla Roma, Gaucci si scaglia contro Capitalia: "Capitalia ha fatto un ricatto dopo tre giorni che avevo venduto il giocatore e mi ha detto che se non davo 40 miliardi dichiaravano il fallimento. Cosa che non poteva fare perchè avevano l'ipoteca sugli immobili". Cosa che il gruppo bancario ha smentito, definendo "farneticazioni" quelle di Gaucci e dando mandato ai propri legali di attivarsi.
Intanto gli inquirenti dichiarano che il buco accertato ammonta a 80-90 milioni di euro, ma la cifra è destinata a lievitare. Si tratta di soldi che l'ex presidente del Perugia deve al fisco con le relative penali, quelli per gli stipendi non pagati, per i debiti mai saldati e quelli che dovevano essere nelle casse della società e che invece non ci sono mai entrati o ne sono usciti illegalmente.
Ma per un Gaucci che accusa a 360 gradi, gli inquirenti stanno già lavorando per ottenere il mandato d'estradizione, anche se la procedura non è delle più agevoli, visto che i rapporti tra Santo Domingo e la Comunità Europea sono regolati soltanto da protocolli d'intesa. Nell'occhio del ciclone sarebbero finite le operazioni di mercato che hanno portato alla cessione dei vari Nakata, Materazzi, Blasi, Liverani, Obodo, e che avrebbero fruttato grosse entrate depositate in conti esteri o utilizzate per l'acquisto di immobili di valore, come il castello di Torre Alfina, simbolo della famiglia Gaucci.

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