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Gibernau: "Mai stato così forte"

"Rispetto al 2004 sono cresciuto"

Sete Gibernau non ha perso fiducia nei suoi mezzi nonostante la delusione dell'Estoril: "Non sono mai stato così forte - ha detto - rispetto allo scorso anno sono cresciuto grazie ad un ulteriore anno di esperienza e al lavoro svolto con la squadra.

In Portogallo di più non potevo fare, peccato non avere raccolto i risultati sperati. Shanghai sarà una vera sfida, è una pista sconosciuta e partiremo tutti da zero".

Per Sete Gibernau il Gp di Cina rappresenta un appuntamento da non mancare per riscattarsi dopo le delusioni di Jerez, quando fu bruciato all'ultima curva da Valentino Rossi, e di Estoril, quando fu tradito dalla pista scivolosa e cadde quando la gara sembrava ormai nelle sue mani. "Non sono mai stato così forte - ha detto lo spagnolo a pochi giorni dalle prime prove a Shanghai - rispetto allo scorso anno sono cresciuto grazie ad un ulteriore anno di esperienza e al lavoro svolto con la squadra. Abbiamo lavorato nella stessa direzione questo inverno. Rafforzare le relazioni tra Honda, HRC e Michelin era infatti uno dei miei obiettivi e penso di esserci riuscito. In occasione di queste due prime gare di campionato ho dimostrato di essere un pilota forte. Insieme alla squadra abbiamo fatto un ottimo lavoro ed è un vero peccato non aver potuto raccogliere i risultati sperati. Penso che abbiamo fatto il massimo per quello che potevo controllare. Anche nel GP del Portogallo abbiamo lavorato al top come dimostra il vantaggio che sono riuscito a instaurare dal resto del gruppo, stavo conducendo la gara con 1.2 secondi di vantaggio da Alex Barros e 11 secondi da Valentino Rossi. Di più non potevo fare, ho pagato per essere stato in testa nel momento in cui la pioggia ha reso veramente difficili le condizioni della pista".
Ora i plloti del Motomondiale sono attesi da una nuova avventura, l'esordio assoluto sul tracciato di Shanghai, dove venerdì scattano le prove del primo Gp di Cina della storia delle due ruote: "E’ un circuito di cui conosciamo solo il disegno. È infatti nuovo per tutti noi. Le caratteristiche distintive di questo tracciato sembrano essere i due lunghi rettifili e le due curve quasi a 360°, ma la pista rimane comunque una grande incognita. Ci potremmo rendere conto della situazione soltanto quando inizieremo il primo turno di prove. Saltata la possibilità di venire a provare qui durante i test di precampionato, il circuito di Shanghai è una vera sfida per team e piloti. Partiamo tutti da zero, non ci sono riferimenti per la moto. Sarà importante cercare di capire il tracciato il più rapidamente possibile al fine di trovare il giusto setting. Abbiamo soltanto quattro turni di prove, vale a dire tre ore di prove libere ed un’ora di qualifiche, decisiva per lo schieramento di partenza, per interpretare questo nuovo tracciato, trovare la giusta messa a punto ed essere competitivi. Sono curioso di gareggiare in Cina, un paese interessante e di grande tradizione".