Fanno discutere le nuove qualifiche
Il nuovo formato delle qualifiche di Formula Uno, che verrà introdotto a partire dal Gran Premio di Silverstone, continua a sollevare dubbi e polemiche. Dopo le perplessità espresse da Ross Brown ("il pubblico in autodromo fatichera' a capire cosa sta succedendo, ma per chi sta davanti alla tv non ci saranno problemi") anche Todt si esprime. "Sono favorevole ai cambi - dice - ma solo quando si è sicuri che vadano nella direzione voluta".
A Silverstone cambierà il formato delle qualifiche. La Fia non lo ha ufficializzato, ma i 'team principal' hanno già raggiunto l'accordo di massima. Mancherebbe ancora qualche dettaglio di contorno, ma tra due gare sparira' il meccanismo del giro secco, con la benzina per la gara gia' a bordo, introdotto all'inizio del 2003 "per dare più imprevedibilita"' al mondiale. Non e' piaciuto a nessuno e non ha cambiato il volto alla formula 1: era dominata dalla Ferrari prima, lo è (ancora di piu') adesso. A partire dal gp d'Inghilterra la griglia di partenza si decidera' in un'ora al sabato pomeriggio: due sessioni da 25 minuti, separate da 10 minuti. Ogni pilota dovrebbe avere a disposizione cinque giri in ognuna delle due sessioni e la griglia di partenza sara' data dalla somma dei tempi dei due migliori giri. Ed il carico di benzina per la gara si fara' dopo le qualifiche. Sistema non perfetto ("il pubblico in autodromo fatichera' a capire cosa sta succedendo, ma per chi sta davanti alla tv non ci saranno problemi" fa notare Ross Brawn) ma sicuramente piu' spettacolare perche' si tornera' ad avere l'incognita del 'traffico'.
E visto che si tornerà a girare con macchine leggere, non ci saranno piu' effetti speciali tipo la qualifica di Montreal (Ferrari staccate di 1" da Williams e Bar, che pero' avevano il serbatoio quasi vuoto...). "Questo nuovo sistema lo ha voluto Ecclestone in persona - fa notare il direttore tecnico della Ferrari - se ne prende tutta la responsabilita'. Ci sono dettagli che non mi convincono del tutto, ma dobrebbero essere interessanti. L' importante e' che, dopo tre cambiamenti di formato in due anni, questo sia l'ultimo". Per il 2005 sono in progetto altre rivoluzioni tecniche. Lo scopo non dichiarato e' sempre quello di rallentare la Ferrari, anche se ufficialmente il presidente della Fia Max Mosley li ha giustificati con la necessita' di 'ridurre i costi'. "Se i cambiamenti si introducono in base alle emozioni - osserva il direttore generale della Ferrari, Jean Todt - non si ottiene il risultato voluto. Alla fine del 2002 si sono cambiate le regole per dare piu' imprevedibilita' al mondiale, ma poi le cose sono andate come si e' visto ed ora si torna indietro. Io sono favorevole ai cambiamenti, sui telai, sui motori e quant'altro, ma solo quando si e' sicuri che vadano nella direzione voluta".