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Buffon e Nesta garanzie del Trap

Cassano e Fiore perdono l'occasione

14 Giu 2004 - 20:48

Le pagelle di Danimarca-Italia secondo Tgcom

ITALIA
Buffon 7
Nel 1° tempo si allunga su un diagonale di Jorgensen, poi, nella ripresa, la consueta prodezza salvavita prima su un sinistro di Tomasson e quindi sul tentativo di tap-in di Rommedahl. C'è sempre, grazie al cielo.
Panucci 6 All'inizio ha qualche problema con Jorgensen, che poi riesce a ridurre a più miti intenzioni. Ha una palla buona per segnare su un corner nel primo tempo, ma la palla schizza alta
Nesta 7 Lucido e concentrato, si concede solo un errore a metà ripresa (Sand non ne approfitta), ma per il resto è lui a prendere per mano la difesa. Ottimi alcuni suoi anticipi.
Cannavaro 6,5 Anche se rischia grosso in avvio su Tomasson (sul suo contatto potrebbe anche starci il rigore), assicura il solito contributo d'esperienza ringhiando sull'attivo centravanti milanista.
Zambrotta 6 Primo tempo pieno di ombre: si trova solo contro Rommedahl e Helveg e persino l'interista, notoriamente tutto meno che funambolo della fascia, lo mette alle corde. Nella ripresa, finalmente, decide di farsi vedere davanti e crea immediatamente i presupposti per due occasioni. Troppo timoroso, ad ogni modo
C.Zanetti 5 Non riesce nemmeno nel suo compito base, ovvero quello del medianone spazzatutto. Daniel Jensen lo anticipa spesso e lui è impreciso anche su quei pochi palloni che dovrebbe manovrare. Sembra uno dei più "down" dal punto di vista della condizione fisica
Gattuso 5,5 Entra al posto di Zanetti e non riesce a incanalare nella corretta maniera l'enorme voglia che deve avere addosso. Amministra male qualche pallone e si procura anche un'ammonizione evitabilissima.
Perrotta 6 Più reattivo e mobile del "socio" Zanetti deve preoccuparsi più di tamponare che di appoggiare la manovra a causa delle latitanze altrui. Ma almeno a livello di gambe c'è.
Camoranesi 4,5 Esce dopo il "capro espiatorio" Del Piero, ma lui non è che faccia molto di più dello smarrito Pinturicchio. In fase di ripiegamento, quando nel primo tempo Jensen e Jorgensen spingono, non c'è quasi mai. Saltare l'uomo è un'illusione, il cross dal fondo pure, si nota solo ogni tanto quando cerca di mettere il piede in qualche baruffa di centrocampo. E infine è insufficiente anche nel look, con quel censurabile "scopino" di capelli dietro la nuca
Fiore 5,5 Non riesce ad entrare nel match nonostante il Trap lo faccia entrare a giochi abbondantemente aperti, palpabili le sue difficoltà nel trovare i tempi giusti
Totti 6 Inizia da punta di appoggio, passa a fare il trequartista e finisce quasi da centrocampista tuttofare. Appena ha la possibilità offre qualche lampo della sua classe immensa (punizione-bomba al 13', grande assist a Zambrotta al 52'), ma anche lui gioca a intermittenza e finisce in riserva, come dimostra un calcio piazzato non degno di lui e un'ammonizione stupidamente cercata e trovata soprattutto per stanchezza
Del Piero 4,5 Niente da fare. Alex non c'è, è in ritardo di condizione e non digerisce la posizione che ritaglia per lui Trapattoni. Non incide nè da esterno, nè da punta, ha il pallone dell'anno al 44' ma il suo tiro è parato da Soerensen. Nella ripresa non emerge nemmeno nel momento migliore degli azzurri, ovvero nei primi 15 minuti: sembra che con la coda dell'occhio abbia visto il riscaldamento di Cassano e abbia finito di ammosciarsi. L'Europa di Pinturicchio è subito amara.
Cassano 5,5 Salutato sia a Guimaraes, sia nelle case italiane come il salvatore della patria, delude alquanto: vaga dalle parti di Vieri e non combina niente di che. Non effettua nemmeno un tiro in porta, fallisce un'occasinoe importantissima per diventare insostituibile
Vieri 6 Farsi anticipare da Laursen anche sulle palle basse non è proprio indice di una condizione eccezionale. Bobo, insomma, non sta poi così bene come si diceva alla vigilia, ma compensa certe lentezze con l'impegno: per tre volte, non una, è lui a liberare l'area italiana da palloni alti provenienti dalle bandierine. E nella ripresa, sempre su un cross che vola a due metri e mezzo d'altezza, è lui a chiamare Soerensen alla terza paratissima della giornata

Trapattoni 6 Gli va riconosciuto il merito di non insistere più di tanto sui suoi pupilli sfasati e di effettuare i cambi più naturali in tempi piuttosto brevi. Il vero problema di questa Italia sembra la condizione ed è su questo che si deve interrogare il mister: non è che sui campi di Coverciano, pensandoci bene, si rideva molto e si correva poco?

DANIMARCA

Soerensen 7,5; Helveg 6,5, Laursen 7, Henriksen 6, N.Jensen 6,5; Rommedahl 7, D.Jensen 6, Poulsen 6,5 (76' Priske sv), Jorgensen 5,5 (73' Perez 6); Tomasson 6,5, Sand 5,5 (69' Klaus Jensen 6,5). All.: Olsen 6,5

Andrea Saronni
andrea.saronni@mediaset.it

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