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F1: Schumacher vince a Montreal

Sul podio anche Barrichello, secondo

13 Giu 2004 - 19:43

Anche sul tracciato di Montreal Michael Schumacher impone la sua legge. In Canada, il ferrarista ottiene il settimo successo su otto gare stagionali, precedendo sul traguardo Ralf Schumacher (Williams), che era partito dalla pole. Terzo Barrichello, con l'altra Ferrari, quarto Button (Bar). In seguito, Williams e Toyota vengono squalificate per un'irregolarità ai freni e quindi Barrichello diventa secondo: è la quinta doppietta Ferrari.

Il settimo successo stagionale di Michael Schumacher, che è poi anche il settimo del tedesco sul tracciato canadese (non era mai successo nella storia della F1), è un capolavoro di tattica. Si pensava che sarebbe stata una gara più difficile del solito, visto che il ferrarista partiva dal sesto posto in griglia. Invece, le "menti" del Cavallino hanno considerato che per rimontare lo svantaggio l'ideale era effettuare una sosta in meno degli avversari. Schumacher e Barrichello si sono fermati due volte ai box, contro le tre di Ralf Schumacher, autore di un'ottima gara (che ha forse segnalato il ritorno della Williams nel novero delle grandi), ma ancora non in grado di finire davanti al fratello. Per quanto riguarda la corsa al Mondiale, ora Schumi guida con 70 punti, 16 in più di Barrichello. Sempre più un'annata tinta di rosso.

La corsa
Al via Ralf Schumacher non si fa sorprendere, e chiude la prima curva davanti a Button, che si lancia al suo inseguimento. Chi invece trova subito grossi problemi è Jarno Trulli, vittima di un guaio tecnico che lo fa rimanere praticamente fermo sulla griglia, e poi abbandonare subito la corsa. Al terzo posto, però, c'è l'altra Renault, quella di Alonso, che sopravanza Montoya. Quinto è Schumacher, davanti a Raikkonen. La prima curva vede il testacoda della McLaren di Coulthard, tamponato da una Jaguar. Ralf cerca di fare il vuoto alle sue spalle, mentre dietro a Button si forma una sorta di trenino. Particolarmente aggressivo Barrichello, che passa Raikkonen per la sesta posizione. Il valzer dei cambi gomme prende il via al 13° giro. Entrano Button e Montoya; Schumacher, che si ritrova in terza posizione con la strada davanti libera, infila una serie di giri veloci che gli permettono di guadagnare importanti secondi. Al 14° rientra Ralf Schumi, poi Alonso, che perde parecchi secondi per una difficoltà ad inserire il bocchettone nel serbatoio. Le due Ferrari si trovano quindi al comando, ma il pit-stop tocca anche a loro nei due giri successivi. Gli ottimi tempi di Schumacher permettono al tedesco di guadagnare ben due posizioni, scavalcando non solo Alonso, ma anche Montoya. Barrichello, invece, è quinto, dietro al colombiano, mentre Raikkonen viene fermato per uno stop-and-go, per aver attraversato la linea bianca in uscita dalla corsia box.
Paura al box della Jordan al 20° giro: Heidfeld, nell'atto di ripartire dopo il pit-stop, travolge il meccanico addetto al bocchettone della benzina, che però fortunatamente non subisce gravi conseguenze. Montoya, più leggero di Schumacher, pressa il tedesco per la terza posizione. Ma il campione del mondo non si lascia sorprendere, e si ritrova in testa, quando Ralf e Button (oltre a Montoya) si fermano per il secondo pit-stop. E' allora che emerge il valore della tattica ferrarista: le Rosse, partite con più benzina, si ritrovano davanti grazie al gioco dello soste, senza aver dovuto superare in gara la Williams di Ralf. Per loro, come per il fratello minore di Michael, c'è ancora una fermata da effettuare.
Alonso abbandona la gara, vittima di un problema tecnico, al 44° giro. Il momento del secondo pit-stop di Barrichello arriva invece al giro 45. Due tornate dopo tocca a Michael, che prima di rientrare aveva portato a sei secondi il vantaggio sul fratello. Rubens, protagonista anche di una leggera escursione fuori pista, si ritrova alle spalle di Button e Montoya, mentre Michael cede il primo posto a Ralf solo per un giro: Schumi Jr rientra al 47° giro, e quando torna in pista si ritrova in mezzo alle due Ferrari. Button e Montoya sono quarto e quinto. La situazione si stabilizza nei giri conclusivi. L'unico a minacciare il pilota che lo precede è Montoya, vicinissimo a Button, ma le posizioni non cambiano. L'ultimo brivido lo provoca Massa, che si stampa ad alta velocità contro le protezioni dopo aver perso una gomma. Poi il "solito" tripudio rosso, il settimo dell'anno. A bocce ferme arriva il ribaltone ed in Ferrari è trionfo: primo Schumi, secondo Barrichello e quinta doppietta.

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