Nervosismo a 3 giorni dall'esordio
Mancano pochi giorni all'esordio europeo e in casa azzurra sale la tensione. I giocatori polemizzano con la stampa, ma nel ritiro il clima non è rilassato. In pochi giorni si sono registrati gli sfoghi di Peruzzi, Gattuso e Del Piero, giovedì è stata annullata la seduta mattutina di allenamento e Cassano, a sorpresa, non si è presentato in sala stampa. Intanto Trap riprende Buffon perché bestemmia: a 3 giorni dall'esordio il ritiro azzurro ribolle.
In gergo investigativo si dice che tanti indizi fanno una prova. Se il paradigma si conferma ed è applicabile anche al calcio, allora le smentite di Cannavaro a poco servono: il ritiro azzurro è una pentola in ebollizione. A dare il via alle tensioni Peruzzi, deluso per non essere sceso in campo nell'amichevole contro la Turchia nonostante le promesse del Ct: dopo aver minacciato di tornare in patria, il portiere azzurro ha deciso di restare previo chiarimento proprio col Ct. Ma quella di Peruzzi è solo la prima spina di un roseto che ne conta molte altre. A cominciare da quella di Gattuso, che con Trapattoni ha già avuto problemi in passato e che non è uno che le manda a dire. "Assurdo tenere fuori Pirlo, il modulo Milan è il migliore" aveva detto Ringhio, che ha ribadito il concetto a più riprese. C'è stata poi l'uscita di Trapattoni su Totti, considerato un giocatore unico.
Un'uscita che ha indispettito Del Piero, che ha ribadito di non sentirsi inferiore al romanista. Fin qui le notizie vere, riportate dai media a 9 colonne. Ma ad acuire il clima di tensione in casa azzurra ci sono tanti altri piccoli segni, come ad esempio l'annullamento della seduta di giovedì, la cancellazione della conferenza stampa di Cassano, e qualche "rumor" che giunge da ambienti vicini alla nazionale. Pare che agli osservatori italiani, dopo aver studiato dal vivo le prestazioni di Danimarca e Bulgaria, sia stato imposto di non parlare con la stampa. Intanto Gattuso entra duramente in allenamento su Camoranesi e viene ripreso dal Trap: "ragazzi, non fatevi male". Tra compagni di squadra dovrebbe essere una cosa naturale