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"La Ducati tornerà sul podio"

Domenicali: "Rossi? E' presto, però..."

07 Giu 2004 - 12:49

Un anno fa la Ducati sbancava Barcellona vincendo la sua prima gara in MotoGP con Loris Capirossi. Oggi le rosse di Borgo Panigale arrancano. "La nuova gomma anteriore da 16.5 pollici ha rotto l'equilibrio della Desmosedici, ma presto torneremo a lottare per il podio", ha detto a Tgcom Claudio Domenicali, a.d. e autentica guida di Ducati Corse. Con Rossi in squadra sarebbe più facile? "Vale è un pilota fantastico. Nel 2006? E' presto, però...".

Dopo quattro corse della stagione 2004, il miglior piazzamento ottenuto dalla nuova GP4, è stato il quarto posto, conquistato in condizioni un po’ rocambolesche, di Troy Bayliss al recente GP del Mugello. “La squadra si sta impegnando duramente, siamo fiduciosi su una pronta rinascita - ha ribadito con convinzione lo stesso amministratore delegato Domenicali - Crediamo che alla fine il lavoro pagherà. Abbiamo fatto dei test comparativi con la moto dello scorso anno e quella nuova e siamo riusciti a capire già molte cose importanti”.

-Quale è il motivo di questa vostra regressione?
“La Desmosedici 2003 non aveva raggiunto il suo limite massimo, eppure adesso fatichiamo a ripetere i tempi di dodici mesi fa. L’introduzione della nuova gomma anteriore da 16.5 pollici ci ha penalizzato notevolmente e i nostri piloti non riescono più ad avere il feeling necessario per spingere al massimo”.

-Il fatto che Honda e Yamaha abbiano spinto sull’acceleratore dello sviluppo vi ha forse costretti a fare il passo più lungo della gamba per non perdere contatto?
“Non è così. I dati che abbiamo in nostro possesso sono strani, ci dicono che tutto dipende dalle gomme. Abbiamo messo in pista una moto dall’alto potenziale (in arrivo dovrebbe esserci anche un propulsore evoluzione, ndr), ma penalizzata dalle coperture che sembrano adattarsi poco al nostro "pacchetto" ciclistica-motore”.

-I tifosi si aspettavano ben altro inizio. Adesso sentite la pressione?
“La pressione è una cosa naturale nel mondo delle corse. La sentiamo, ma non c’è altra soluzione se non quella di lavorare in modo metodico”.

-Anche Capirossi e Bayliss hanno “accusato il colpo”?
“Ci troviamo in una situazione complessa, per tutti, ma lo spirito di squadra è buono. Abbiamo fatto tanto insieme e siamo pronti a lottare insieme anche adesso che le cose non vanno per il meglio. Il nostro è un gruppo forte”.

-Avere Valentino Rossi in squadra renderebbe tutto più facile?
“Lui è un pilota fenomenale, che ha saputo dare alla Yamaha la tranquillità di poter contare su un campione e dei tecnici di grandissimo valore ed esperienza. Cosa di cui ne hanno beneficiato anche gli altri piloti. Per quanto ci riguarda, però, con Loris e Troy lavoriamo bene e crediamo nella nostra scelta”.

-Però nel 2006 Rossi sarà libero di cambiare team e per i fan della Ducati sarebbe il massimo poter tifare per un’accoppiata del genere…
“Il 2006 è ancora lontano per parlare di queste cose. Però è anche vero che noi cerchiamo sempre di soddisfare i nostri tifosi…”.

-Quando vi siete accorti che sarebbe stato un campionato difficile?
“Appena abbiamo iniziato a usare le nuove gomme sulla nuova moto. E’ una situazione che si è rivelata fin da subito difficile, alla quale stiamo cercando di porre riparo. Non sappiamo quanto tempo ci vorrà, ma di sicuro troveremo una soluzione”.

-Di sicuro non state lesinando sforzi, vero?
“Il nostro prossimo programma di test prevede delle sessioni prima e dopo la gara di Barcellona con Capirossi, Bayliss e il collaudatore Guareschi. Certo non sappiamo quando torneremo a lottare per il podio, ma noi speriamo molto presto. Stiamo facendo un grande sforzo, ma saranno solo i risultati a dirci se avremo recuperato il tempo perso”.

-Dal 2007 la cilindrata delle MotoGP verrà ridotta a 900 cc. Ducati cosa ne pensa?
“E’ una decisione necessaria e sicuramente positiva. L’unica alternativa era quella di adeguare i circuiti alle nuove potenze, ma sarebbe stato troppo complicato e dispendioso per chi organizza il Motomondiale. Le nuove moto hanno avuto una crescita inarrestabile e la diminuzione della cilindrata, insieme a quella di portare la capienza del serbatoio da 24 a 22 litri, è la soluzione migliore. Per noi non sarà un investimento buttato, perché le gare sono una palestra per la produzione e per i nostri tecnici, ma un normale sviluppo tecnico”.

-Chi vincerà il titolo iridato della MotoGP quest’anno?
“E’ difficile che non sia uno tra Rossi, Biaggi e Gibernau. Sete è in grande forma, ma Valentino e Max non si daranno per vinti facilmente. In attesa delle Ducati…”.

Alberto Gasparri

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