Per i locali molti gli interrogativi
Con una squadra ricca di talento, e con il vantaggio del fattore campo, il Portogallo è "costretto" ad un Europeo da protagonista. Il ct Scolari, chiamato per rimettere le cose a posto dopo un Mondiale deludente, dispone di diversi elementi di qualità, tra cui Figo, Rui Costa, Deco e Pauleta. Ma i punti interrogativi sono molti: la squadra è scoperta in diversi ruoli e non ha ancora mostrato l'amalgama necessaria per vincere ad alto livello.
Il Portogallo non può fallire. Non solo perchè è la nazione ospitante di questa edizione degli Europei: anche perchè per molti dei suoi giocatori di spicco questa potrebbe essere l'ultima occasione di conquistare un trofeo importante.
Ma i dubbi per la formazione rossoverde non sono pochi, e iniziano dal ruolo di portiere, dove l'incerto Ricardo è minacciato dal giovane secondo Moreira, mentre molti sostengono che Scolari avrebbe dovuto convocare Vitor Baia. Al centro della difesa il ct ha diversi candidati tra cui scegliere i due titolari: ci sono l'obiettivo dell'Inter Carvalho, ma soprattutto la "bandiera" Fernando Couto e Andrade. Per quanto riguarda gli esterni la situazione è meno tranquilla, mentre il centrocampo è tradizionalmente il reparto più forte dei rossoverdi, che possono contare su Figo, Rui Costa, Tiago, Deco e Costinha. Il problema per Scolari potrebbe proprio essere l'abbondanza di uomini, potenzialmente in grado di creare malcontento nello spogliatoio, soprattutto se il ct decidesse ad un certo punto di lasciare fuori i "senatori" Figo e Rui Costa, reduci da stagioni non esaltanti con i rispettivi club. L'attacco, invece, è il punto debole della squadra, il reparto che potrebbe impedire ai padroni di casa il salto di qualità decisivo: al di là dell'ottimo Pauleta non ci sono molti elementi di spicco. Ma anche dopo la delusione del Mondiale 2002, e la non esaltante marcia di avvicinamento all'Europeo, il pubblico portoghese spera nel miracolo.