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La Croazia sulle spalle di Prso

Poca fantasia e tanta concretezza

05 Giu 2004 - 17:35

La Croazia sulle spalle di Dado Prso. Il neoattaccante dei Glasgow Rangers (ex Monaco) è il fulcro della nazionale di Baric, inserita del gruppo B assieme a Inghilterra, Francia e Svizzera. La squadra è solo lontano parente di quella che nel 1998 ottenne uno storico terzo posto ai Mondiali: meno talentuosa ma più rocciosa, con Tudor, Simic e Zivkovic a difesa di Kovac. Nel 4-4-2 di Baric, Kovac, Srna, Rapajc e Leko compongono il centrocampo.

Dalla fantasia alla concretezza. E' questa la metamorfosi della Croazia di Otto Baric, che nulla ha a che vedere con quella che stupì tutti nel mondiale francese. C'è però grande voglia di riscatto per ciò che accadde in Corea e Giappone, dove l'unico lampo fu la vittoria contro l'Italia. I croati sono alla loro seconda partecipazione ai campionati continentali dalla loro indipendenza: nel 1996 la loro avventura finì ai quarti di finale contro l'Inghilterra. Nel 2000 invece non si qualificarono per la fase finale. Dalla fine degli anni '90 molte cose sono cambiate, è in atto un ricambio generazionale fisiologico, nel quale è rimasto travolto il ct dell'avventura mondiale del 2002 e dal quale invece deve ripartire Baric. L'ex allenatore del Casino Salisburgo ha ricostruito la squadra dalle fondamenta e ne ha cambiato volto, anche andando contro la stampa locale, che ha ancora negli occhi la grande squadra di Boksic e co. che fece sognare nel '98.

Il modulo di Baric è un 4-4-2 molto elastico, che all'occorrenza può diventare un 5-4-1 o un 3-4-1-2, a seconda che l'avversario di turno sia più o meno forte. L'incognita è l'affiatamento a l'abitudine al ritmo partita di molti elementi che nelle rispettive squadre non sono titolari. Un aspetto che può anche essere positivo: molti di loro potrebbero sfogare nell'Europeo la loro voglia di riscatto.

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