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Addio a Edwin Hawkins, divenne star reinventando il classico "Oh Happy Days"

Il cantante gospel è diventato famoso alla fine degli anni Sessanta per avere reso immortale il vecchio inno religioso

Addio a Edwin Hawkins, divenne star reinventando il classico
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Si è spento Edwin Hawkins, musicista gospel, pianista, compositore.

Aveva 74 anni e soffriva di cancro al pancreas. Era conosciuto soprattutto per il suo arrangiamento del 1969 di "Oh Happy Day", vecchio inno religioso risalente a un paio di secoli prima. La canzone, oltre ad essere inclusa nella lista delle "Songs of the Century", ha fatto vincere alla sua band, Edwin Hawkins Singers, il premio Grammy “Best soul gospel performance”.

Edwin Hawkins era nato a Oakland il 18 agosto del 1943. A sette anni era già il pianista del coro gospel di famiglia. Nel 1967 fondò insieme a Betty Watson il Northern Carolina State Youth Choir e nel 1968 registrò il suo primo album dal titolo "Let us go into the House of the Lord", un mix tra le sonorità gospel e quelle rhythm'n'blues. Nonostante la particolarità sonora, il disco, distribuito in 500 copie, non fu un successo.

Poi un dj radiofonico di San Francisco, catturato dalla melodia orecchiabile, cominciò a programmare con regolarità nelle sue trasmissioni il brano "Oh Happy Days" che divenne improvvisamente molto popolare, prima negli Usa e poi nel mondo. La canzone raggiunse il secondo posto della classifica britannica ed il quarto di quella statunitense. Nel corso degli anni è stata riproposta da molti artisti (da Aretha Franklin a Elvis Presley) e ha caratterizzato diversi film (ad esempio "Sister Act"), che hanno definitivamente consacrato Hawkins come mostro sacro della musica mondiale.