Aveva diretto "Il silenzio degli Innocenti", con cui ha conquistato l'Oscar, "Philadelphia", "The Manchurian Candidate". Malato da tempo, secondo una fonte vicina alla famiglia, si sarebbe spento a causa di complicazioni di un tumore all'esofago e dei suoi problemi cardiaci. Lo aveva contratto nel 2010 e dopo averlo combattuto, il cancro era tornato nel 2015. Le sue condizioni erano peggiorate nelle ultime settimane.
Il suo nome sarà legato per sempre a "Il Silenzio degli innocenti", che nel 1991 riuscì a vincere i cinque premi Oscar più importanti (film, regia, attore protagonista, attrice protagonista e sceneggiatura), record che era appannaggio solo di "Accadde una notte" e "Qualcuno volò sul nido del cuculo".
Nella sua lunga e versatile carriera ha lavorato a film che spaziavano dalla commedia ("Una volta ho incontrato un miliardario", "Una vedova allegra... ma non troppo", "Qualcosa di travolgente") al dramma ("Swing Shift", "Philadelphia", "Rachel sta per sposarsi") all'action/thriller ("The Manchurian Candidate"). Il suo ultimo lungometraggio uscito al cinema è datato 2015, la commedia "Dove Eravamo Rimasti" con Meryl Streep. Nello stesso anno è stato presidente della giuria Orizzonti a Venezia. E' stato autore di due documentari intensi come "The Agronomist" e "Jimmy Carter Man from Plains".
Grande appassionato di musica ha lavorato a importanti documentari musicali, da "Stop Making Sense" sui Talking Heads, a tre lavori su Neil Young, fino al più recente su Enzo Avitabile.