Fase 2, l'Arena di Verona chiede una deroga: spettacoli con 3.000 spettatori
Il sindaco della città e i vertici dellʼEnte scaligero hanno presentato le proprie richieste ai parlamentari veronesi affinché possano essere discusse alla Camera durante lʼesame del decreto
L'Arena di Verona non ci sta. Per l'estate 2020 chiede una serie di deroghe: spettacoli per almeno 3.000 spettatori anziché i 1.000 previsti dal decreto per la Fase 2, minore decurtazione del Fus legata alle produzioni, risorse ad hoc per la specificità dell'anfiteatro e della stagione lirica. Comune di Verona e Fondazione Arena hanno già presentato un progetto in grado di garantire tutte le misure di sicurezza, sia per il pubblico che per gli artisti.
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Il sindaco e presidente della Fondazione Arena, Federico Sboarina, insieme al sovrintendente Cecilia Gasdia, hanno consegnato queste richieste ai parlamentari veronesi, perché possano essere discusse alla Camera che nei prossimi giorni inizierà l'esame del decreto.
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Nel dettaglio, le richieste riguardano la deroga al numero di spettatori consentito per gli spettacoli all'interno dell'anfiteatro, che per l'Arena non può limitarsi a quanto previsto nel Decreto Rilancio; la revisione della decurtazione del 40% del Fus legata alle produzioni, che porterebbe un grosso danno economico alla Fondazione; un finanziamento ad hoc per l'Arena, dal Fondo per l'emergenza del Mibact di 245 milioni, in virtù dell'ingente danno per la mancata realizzazione del Festival di quest'anno e delle specificità che rendono Fondazione Arena diversa e unica rispetto a tutte le altre fondazioni lirico sinfoniche italiane.
Comune di Verona e Fondazione Arena hanno già presentato per l'anfiteatro scaligero un progetto innovativo in grado di garantire tutte le misure di sicurezza, sia per il pubblico che per gli artisti, con tremila spettatori a sera. Un numero che ne consentirebbe anche la sostenibilità economica. L'edizione straordinaria 2020 "Nel cuore della musica", è stata ideata per garantire anche quest'anno, se pur con le dovute ristrettezze, la programmazione della stagione lirica, che è saltata soltanto durante i conflitti mondiali. Il Festival lirico programmato per il 2020 slitta all'anno prossimo, ma l'Arena ha messo in calendario serate-evento a partire da agosto, con il palco posizionato al centro della platea ed il pubblico distribuito esclusivamente sugli spalti, con norme anti assembramento e specifiche vie di afflusso e deflusso.
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