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Stop al calendario Toscani con pube

Campagna "offensiva" per le donne

Clamore per i 12 triangoli pubici di Oliviero Toscani per il calendario del Consorzio Vera Pelle Conciata al Vegetale.

L'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, al quale si era rivolto la Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Firenze, ha accolto l'istanza inibendo la pubblicità e la campagna del Consorzio, definendo "offensivo" l'accostamento di una parte del corpo femminile alla pelle di un animale conciato.

Oliviero Toscani si è rivolto al ministro Carfagna senza troppi giri di parole: "Il suo calendario era proprio volgare, non il mio. Avrei dovuto farglielo io e allora sarebbe diventata più bella, sarebbe diventata prima ministro e non solo ministro delle pari opportunità...".

Il calendario di Toscani era stato commissionato a scopo pubblicitario dal Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale di Ponte a Egola e distribuito insieme al numero di gennaio della rivista Rolling Stone. ''I calendari che sono già in edicola, allegati alla rivista - osserva Vincenzo Guggino dell'Iap - credo che rimarranno là dove sono. Non so che cosa deciderà di fare l'editore, ma non è nelle nostre possibilità intervenire su quel che è già in diffusione perché sarebbe, tra l'altro, censura preventiva. E' un po' come per un messaggio pubblicitario trasmesso in televisione. Noi inibiamo ma su quel che è già stato trasmesso non c'è alcuna possibilità di intervento, naturalmente".

"Questo istituto è una corporazione privata, come la mafia - ha detto Toscani -. Non mi interessa, è un istituto che appartiene ad un gruppo di pubblicitari che vogliono che tutto sia piatto, così almeno non si devono impegnare tanto. Io non ho niente a che fare con loro, io non sono un pubblicitario. Qui la giustizia ufficiale non c'è, non ci sono i carabinieri, non c'è nulla". Toscani ha aggiunto di non aver mai pensato "all'accostamento tra il corpo femminile e ad un animale scuoiato".

"E' trent'anni - ha detto - che voglio fare un calendario così e finalmente ho trovato qualcuno che l'ha fatto. Non è che la Fiat abbia bisogno della donna con i tacchi alti per la sua pubblicità. Allora, in questo caso, perché nessuno si lamenta? L'abbinamento con il prodotto non c'entra niente. Bisogna essere malati per dire una cosa così: che questi personaggi vadano dal dottore a farsi curare". Toscani ribadisce di aver sempre provato "fastidio" per l'uso del corpo femminile nella pubblicità. "I corpi - ha concluso - li fanno diventare così magri perché i vestiti vadano bene. Quale associazione femminile si è mai alzata contro gli stilisti e contro chi abusa del corpo femminile?".