FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Begni tra musical, palco e canto

Pianista, tastierista, arrangiatore e cantante.

Di certo non si può dire che Emiliano Begni non ami la musica. A 7 anni lo studio del pianoforte, fino all'amore per il jazz pop, il coro gospel fino alla formazione del quintetto Quinta Giusta, in tour per l'Italia. Attualmente Emiliano è impegnato con il musical "Svegliati e Sogna" con Rossana Casale. Il debutto è previsto il 20 agosto al Teatro valle dei Laghi di Vezzano (TN) e poi il 25 e 26 in anteprima nazionale nell'ambito di Tesero Danza Estate in Val di Fiemme.

A quando risale il tuo 'colpo di fulmine' con il pianoforte?
Ho iniziato a studiare pianoforte classico (su mia richiesta) all'età di 7 anni, ma sin dalle prime lezioni ho mostrato interesse per uno stile meno legato alla tradizione colta europea, che comunque mi è servita tanto come base. In effetti la passione per la musica è genetica, avendo un papà musicista per diletto.

Uno degli incontri più importanti della tua carriera artistica è stato con Pierpalo Principato, perchè?
L'incontro con Pierpaolo (uno dei migliori pianisti e insegnanti che abbiamo in Italia) risale intorno ai miei 18 anni e mi ha aperto le porte del jazz, rivelandomi un mondo di possibilità che col tempo ho saputo mescolare al mio bagaglio fatto di pop italiano, soul, blues, musica cantautorale. Il mio linguaggio di oggi è sicuramente un ibrido scaturito da tutti questi ingredienti mischiati.

Poi l'esperienza con il coro Gospel Phonema...
E' mio grande amore per la musica Gospel che nel 1997 segna l'inizio dell'esperienza professionale e di vita nel "Phonema Gospel Choir" di Roma come pianista e pian piano anche cimentandomi nell'arrangiamento SATB.

Con il quintetto Sound Bazar hai fatto anche un disco. Cosa ricordi di quei momenti?
Con i Sound Bazar ho affinato le tecniche di armonizzazione a 4/5 voci + pianoforte.  Con questo gruppo per sette anni abbiamo girato l'Italia e abbiamo anche inciso un disco di cover e  questo ha decretato la mia passione assoluta per il canto polivocale (che è una delle materie che insegno insieme al pianoforte moderno in varie scuole romane) e per il riarrangiamento di pezzi tratti dalla tradizione cantautorale italiana.

Segue l'esperienza con Quinta Giusta in tour per alcune tappe questa estate. Con te ci sono Alessandro Marino, Valentina Tramacere, Ilaria D'Amore e Gabriele D'Angelo. Un aggettivo per ognuno di loro e cosa ti ha lasciato l'esperienza a X Factor?
Il quintetto Sound Bazar si scioglie alla fine del 2007 e si riforma un gruppo simile (con me e Alessandro Marino, il tenore sognatore nonché compositore di alcuni dei pezzi originali che cantiamo, come elementi in comune) che prende il nome di Quinta Giusta, anche se a X Factor ci si va in 4 perché Gabriele D'Angelo (l'introverso) partecipava già con un duo alle selezioni. Il pentagono di voci è completato da Ilaria D'Amore (la determinata) e Valentina Tramacere (la svampita) e, dopo l'esperienza televisiva che è stata il volano per farci ripartire, da ormai due anni si lavora splendidamente insieme portando al pubblico il nostro amore per le armonie vocali.

Nel tuo percorso hai anche incontrato Lillo&Greg.
Li ho conosciuti nel 2001 perché fui chiamato come sostituto tastierista del titolare, prendendone definitivamente il posto due anni dopo. Con loro è inutile dirlo che il divertimento nostro e il plauso di 500mila persone al Primo Maggio di piazza San Giovanni a Roma è assicurato, un po' meno la professionalità (evidentemente la notorietà dà il diritto a certe persone di sentirsi superiori anche nel lavoro che si dovrebbe fare insieme, e questo è il motivo per cui qualunque progetto si arena e va morendo da solo).

Ma hai anche collaborato con Rossana Casale che hai seguito in tour e nel nuovo musical "Svegliati e sogna"...
Sempre una sostituzione, questa volta in una scuola, mi ha permesso di incontrare una persona speciale alla quale tanto devo dal punto di vista della mia formazione del mestiere sul campo, una vera artista e una grande signora in tutti i sensi della nostra musica: Rossana Casale. Con lei ci siamo conosciuti al LIM, scuola di musical di Roma diretta da Cesare Vangeli, nel 2005, e l'anno dopo abbiamo iniziato a collaborare al suo ultimo album Circo Immaginario (pre-produzione e successivo tour nei maggiori teatri d'Italia). Da quel momento abbiamo stretto un sodalizio ed un'amicizia che dura sino ad oggi soprattutto nel campo del musical e del teatro musicale (Otto donne e un mistero-regia C.Insegno 2008; Fiori d'acciaio-regia C.Insegno 2009).

Cosa puoi anticiparci di questo musical?
E' un musical originale scritto da Marco Mattolini con Francesco Magali e interpretato da Gianluca Ferrato e Rossana Casale, due stelle del musical che si riincontrano dopo tanti anni per tenere uno stage a otto giovani aspiranti performer. Con Rossana abbiamo curato la scelta e soprattutto l'arrangiamento per pianoforte e voci di grandi classici della storia del musical (da "Kiss me Kate", a "A Chorus line" fino al più recente "Witches of Eastwich") per cui in questi giorni sto ricoprendo la doppia veste di direttore musicale e attore in scena (ebbene sì, non suonerò soltanto...!) dividendo il palco con gli otto talentuosi ragazzi (fra cui Andrea Dianetti) e Rossana e Gianluca, ottimi insegnanti e professionisti anche nella vita.

C'è in progetto un tuo disco solista?
Sarebbe nei miei pensieri, ma i lavori nelle scuole di musica, lo studio al Triennio di Jazz al Conservatorio e gli spettacoli con Quinta Giusta, "Round midnight" (duo acustico con la cantante Gina Fabiani), la coppia Cerami/Piovani (Italia Mia tour 2007-09-10) e varie altre cose (spettacolo "Note di Roma" con l'attrice Rossella Rocchi e la cantante Silvia Celestini, accompagnatore di stage con Maria Laura Baccarini, Mary Setrakian, Faye Nepon) tolgono tanto tempo a un'attività che avrebbe bisogno di concentrazione e studio costante sullo strumento, luogo e vena compositiva giusti... Ma sono sicuro che accadrà perché un artista a un certo punto ne avverte l'esigenza...

Andrea Conti