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"Il mio sogno? Scrivere per Mina"

"Mai più" è il brano inedito che il cantautore 24enne Giuseppe Sinisi pubblica sul suo Myspace.

Una canzone struggente che parla di "un rapporto che sta per finire, e che trasciniamo per routine o per paura di rimanere soli". Innamorato della musica e del teatro sogna di poter scrivere un giorno per Mina, nel frattempo ha tentato la carta X Factor e sta preparando un Ep. A Tgcom preannuncia: "Presto pubblicherò sul mio Myspace una nuova canzone Il tempo è una bugia".

A quando risale il tuo primo amore per la musica?
Sin da piccolo trascorrevo ore ed ore ascoltando musica e soprattutto cantando a squarciagola, per la gioia dei miei vicini! Ho sempre amato cantare: per me era un qualcosa di naturale, quasi un momento catartico che mi permetteva di trovare la mia vera dimensione. Poi all'età di 10 anni ho iniziato anche a scrivere i primi testi, che tutt'ora conservo e che ogni tanto mi piace rileggere.

Quali cantanti ascoltavi più spesso?
Sembrerà strano, ma già intorno agli otto anni ascoltavo Mina e Battisti. Sono due figure fondamentali che mi hanno forgiato artisticamente e hanno permesso di capire fin da subito il percorso musicale a me più congeniale. Grazie a loro, ho compreso l'importanza che le parole hanno in una canzone. Evidentemente già da allora ero affascinato da un certo tipo di repertorio, appunto più "impegnato", cosa del tutto insolita per un bambino così piccolo. Poi ho dei bellissimi ricordi legati anche ad altri artisti come Mietta, Raf, Pausini e Ramazzotti.

Con "Mai più" sei tornato a scrivere dopo due anni di 'assenza', cosa è successo nel frattempo?
Avevo perso l'entusiasmo. Dopo alcuni concorsi a cui avevo partecipato ottenendo buoni risultati, nel 2007 ero stato contattato da un noto produttore per un progetto discografico: ero al settimo cielo. Poi il tutto è sfumato senza una vera motivazione. Ci sono rimasto malissimo, e così ho preferito dedicarmi all'Università. Il fatto è che non riuscivo più a scrivere, non mi sentivo più motivato: tra l'altro avevo un brano inedito già pronto per un concorso, ma decisi di non parteciparvi. Poi nel dicembre del 2008, nel giro di 10 minuti, ho scritto di getto "Mai più", e ho capito sin da subito che si trattava di qualcosa di speciale. Tra l'altro ho avuto l'onore di poterla presentare in anteprima al teatro Piccinni di Bari, lo scorso 5 gennaio, davanti ad un pubblico di 600 persone. Quale location migliore per un brano per me così importante? E' stata una un'emozione indescrivibile.

"Mai più" a quale evento della tua vita si è ispirato?
E' un pò il frutto di due anni di scrittura, di ricerca, di maturazione e soprattutto è nato dopo un periodo un pò buio, quasi di "transizione". Parla delle storie del nostro vissuto: spesso ci troviamo di fronte ad un rapporto che sta per finire, e che magari trasciniamo per routine o per paura di rimanere soli. Così il protagonista del brano si fa coraggio e decide di troncare. Come dico spesso, "cambiare si può, e a volte si deve". Questo è un pò quello che è capitato a me.

Hai avuto delle esperienze a teatro, quanto ti hanno aiutato per cantare poi sul palco?
Tantissimo. Sono una persona fondamentalmente timida, e da piccolo lo ero ancora di più. Ero molto insicuro, e mi sentivo quasi a disagio tra la gente. Poi ho iniziato a fare teatro, e da lì è cambiato un pò tutto: non solo ho imparato a gestire la mia timidezza e a prendere una maggiore dimistichezza con il palco, ma ho intrapreso un percorso introspettivo che mi ha aiutato tantissimo in tutti questi anni e che poi è proseguito con la stesura delle mie canzoni. Devo ammettere che mi piacerebbe tanto tornare a fare teatro...

Ti definisci timido per i talent show ma dovendo scegliere tra X Factor e Amici, dove andresti e perchè?
L'anno scorso ho partecipato ai provini di 'X Factor' ma non è andata bene! Sono entrambe due belle realtà che purtroppo in questo momento storico sono fondamentali per noi emergenti. Dico "purtroppo" perchè ultimamente si tende ad identificare troppo la musica con la televisione, e invece bisogna capire che sono due cose ben distinte. Se dovessi scegliere, forse opterei per 'X Factor', ma è una scelta dipesa appunto dalla mia riservatezza: non so se riuscirei ad essere me stesso con una telecamera puntata 24hsu24. Una cosa è certa: mai dire mai...

Hai mai provato la carta Sanremo?
Non ancora. Il Festival di Sanremo per me è qualcosa di sacro, quasi irraggiungibile. In famiglia è sempre stato un evento, e non mi sono mai perso un'edizione. Parteciparvi sarebbe il massimo, dato che è un palco che sogno da 24 anni. Ricordo che da piccolo mi piazzavo davanti alla tv ascoltando attentamente tutte le canzoni: il giorno dopo le sapevo già a memoria e le canticchiavo ai miei compagni di classe. Sicuramente si potrebbe tentare, ma solo quando avrò un bel progetto e soprattutto un buon team alle spalle. Anche perchè ti giochi tutto in 4 minuti...

Ti sei già proposto a qualche discografico?
Non proprio. Ci sono stati dei contatti con dei produttori, che tra l'altro sono rimasti piacevolmente colpiti da "Mai più" e da altri miei testi, e questo non può che farmi piacere. Non nascondo che vorrei anche lavorare come autore, ed uno dei miei desideri più grandi sarebbe proprio quello di scrivere per alcune grandi interpreti italiane, come Anna Oxa o la stessa Mina....vabbè, si sogna sempre in grande! Intanto spero di trovare una buona produzione che possa seguirmi.

Stai già scrivendo per il tuo album?
Ci sono diversi brani a cui sto lavorando insieme al mio amico e compositore Flavio Gismondi (con cui ho già collaborato per "Mai più") ed altri che andrò a registrare nei prossimi mesi. L'idea è quella di creare un Ep. "Il tempo è una bugia" è probabilmente la prossima canzone che pubblicherò sul mio Myspace. Come si può intuire già dal titolo, il brano parla del tempo che spesso non fortifica, ma indebolisce i rapporti e scolora i ricordi che ci legano ad una persona. Confido molto nei brani che stanno nascendo, e devo ammettere che provo sempre una grande emozione quando prendono forma!

Andrea Conti