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Alex Britti ricomincia da 23

Presenta a Tgcom il nuovo album

E' uscito, a 4 anni di distanza da "Festa", il nuovo disco di Alex Britti dal titolo ".23".

Ossia il giorno di agosto in cui è nato il cantautore e musicista. Un album autobiografico in cui si parla di amore ("ma sono single") ed è molto suonato tra jazz, blues, rock e pop ("faccio l'artigiano con la musica"). Tra i brani "Venite tutti a Roma" e sui casi di omofobia e razzismo dice: "In una città così grande è normale ci siano questi episodi".

Per la nuova avventura discografica Alex ha voluto con sè musicisti rinomati come il bassista Darryl Jones (Miles Davis, Sting, Eric Clapton, Rolling Stones), il batterista Paco Sery (già nel Joe Zawinul Syndacate, musicista celebrato da Jaco Pastorius e Wayne Shorter), il sassofonista Bob Franceschini (tra gli altri, con Mike Stern) e l'arpista Cecilia Chailly (affermata solista e già al fianco, tra gli altri, di Fabrizio De André, Mina, Ludovico Einaudi). All'album ha partecipato anche il violinista e arrangiatore Davide Rossi, già al fianco di Brian Eno, Robert Fripp, The Verve, Golfrapp, Royksopp e recentemente ha lavorato gli archi di "Viva la Vida" dei Coldplay.

Nella ballad "Così come sei", che dura oltre sette minuti, c'è un finale molto jazz con il sax. Scelta forse poco commerciale?
E' vero l'ho voluta 'sfumare' così perché era perfetta, poi eventualmente ci penseranno le radio a 'sfumarla' ulteriormente, accorciandola (ride, ndr).

Mai pensato di fare un disco strumentale?
Per niente! Sono un cantautore e amo raccontare le storie. Mi piace fare delle contaminazioni, ma le canzoni devono esserci e poi sai che palle un disco solo di musica (ride, ndr).

A proposito di storie, racconti la tua città in "Venite tutti a Roma". In questo periodo la Capitale è nell'occhio del ciclone per omofobia e razzismo. Che succede?
E' una grande città con tante culture diverse, e non parlo necessariamente di extracomunitari. Una vecchia canzone dice 'Se nasci a Roma, sei un romano'. Ed è proprio così, adesso c'è una confusione tale di persone così diverse tra loro che gli scontri sono inevitabili all'interno di una grande città. L'omofobia e il razzismo ci sono, inutile negarlo, ma sono problemi che hanno anche Londra e Parigi, da tempo, e anche con casi più gravi di quelli accaduti in Italia. Per non parlare delle bande che fanno stragi in America. Voglio vedere il bicchiere mezzo pieno: in una società dalle dimensioni come quella di Roma, quello che sta accadendo è normale. E' importante però far passare messaggi di tolleranza.

Produrrai il disco jazz di Matteo Gabbia e hai anche composto la colonna sonora di un film olandese. Esiste un altro Alex Britti che non conosciamo?
C'è una idea un po' romanzata della vita di un cantautore. Lo si immagina che va in studio, incide, fa la promozione, poi il tour e di nuovo in studio. Non è così. Io, ad esempio, ho bisogno di continui stimoli e anche di approcciarmi con mondi diversi dal mio, come il caso della produzione del disco di Matteo a cui stiamo lavorando. Amo l'energia che proviene da altri progetti.

Canti molto l'amore in ".23", quando metterai la testa a posto?
Non sono cose che si scelgono. Se capita, capita. Al momento sono single.

Andrea Conti