La prima volta di Anna Safroncik
Lʼattrice ucraina si spoglia per "Max"
Ucraina, tanto bella quanto brava, Anna Safroncik è diventata prima un volto popolare del piccolo schermo e poi del cinema.
Una cosa mancava per la gioia dei suoi fan, un servizio in cui si mettesse a nudo e a coprire questa lacuna ci pensa il nuovo numero di "Max". Il sogno professionale di Anna? "La cosa più bella per un'attrice è abbandonarsi ciecamente a un grande regista. Steven Spielberg per esempio".
Certo, da "Centovetrine" a Spielberg il passo è davvero lungo, ma della sua terra d'origine Anna incarna tutto il rigore, l'aristocraticità e la determinazione che in certi casi non precludono alcun obiettivo. E così sognare non costa nulla. Intanto il passo principale, quello di riuscire a passare al grande schermo, è già stato fatto: dopo alcune piccole parti (anche accanto a Verdone in "C'era un cinese in coma"), un ruolo da prima donna con Ficarra e Picone ne "La matassa". "Salvo è più serio di quello che si vede in tv - spiega lei - Valentino è più allegro. Insieme sono una forza. Da loro ho imparato la dedizione per il lavoro. Lavorare con loro mi ha aiutato a superare un momento di difficoltà".
Una storia d'amore con un collega finita male ("Con Giulio Berruti non ha funzionato, ne sono uscita logora"), una vita semplice ("Dentro casa sono tutta vestaglia e pantofole e fuori con gli amici sono rimasta una delle poche a fare karaoke nei locali a Roma") ma anche un'anima avventurosa che a prima vista riesce a nascondere bene. "Sono una che si butta, pratica sport estremi. Mi piace sciare, faccio subacquea, ho appena iniziato kickboxing".
(nella pagina seguente i sogni professionali di Anna e il suo rapporto con l'erotismo)
Proprio per questo, lei che fin qui ha interpretato ruoli tradizionali se non classici, con più di una incursione nella fiction in costume ("La figlia di Elisa - Ritorno a Rivombrosa" e la prossima "Il falco e la colomba"), sogna una parte in un film d'azione: "Mi manca tantissimo recitare in un poliziesco - dice lei - dove potrei essere un personaggio d'azione".
Nell'attesa posa sensuale (e spogliata) come non aveva mai fatto. Di fronte all'obiettivo di Max Cardelli la Safroncik si lascia andare anche se confessa che il meglio è ben custodito... "Il mio erotismo è quello che nascondo - confessa -. E' nel mio essere infantile, cosa che spesso mi sento rimproverare. Sono determinata nel mio mestiere, ma non riesco a nascondere questa voglia di tornare bambina". E tra i cinque sensi quale preferisce? "Sono una persona molto olfattiva, riconosco le persone dagli odori, le scelgo in base agli odori". Spesso anche la via del successo può essere una questione di fiuto.