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Di Stefano e "Volare" da record

A Space Scout la cantante si rivela

Silvia Di Stefano ha pubblicato la sua personale versione di "Volare" di Domenico Modugno.

Il brano, online da febbraio sul suo Myspace, dove era comparso in totale anonimato, ha registrato oltre 250mila ascolti integrali ed è stato scelto da Striscia la Notizia come 'stacchetto' musicale.

Come mai hai scelto proprio Volare di Modugno come cover?
Innanzi tutto volevo che fosse una canzone italiana, e quale se non “Volare”, famosa in tutto il mondo e rifatta in tutte le salse. Una sfida ancora più interessante e stimolante, per cercare di farla in un ennesimo “altro modo”. Un "gioco" che richiedesse una grande dose di creatività. E senza saperlo, abbiamo iniziato a lavorarci io e Marcello De Toffoli, proprio nell'anno in cui si celebrava il 50° anniversario della canzone.

Qual è il tuo rapporto con i fan di MySpace e lo gestisci tu il sito?
Sì lo gestisco io, ho il brutto "vizio" di tenere tutto sotto controllo. E poi è gratificante seguire di persona i numeri delle visualizzazioni e degli ascolti che crescono vertiginosamente, curare le foto, pubblicare tutto quello per cui ho lavorato in questi ultimi mesi ed essere la prima a leggere i commenti e le e-mail che arrivano.

Come mai Le mani di blu? E' legato a qualche episodio particolare della tua vita?
No, è molto meno originale. Mi serviva un nome, che non fosse il mio, per nominare la pagina di MySpace. C'è un momento della canzone che dice "mi dipingevo le mani e la faccia di blu", e visto che avevamo avuto l'idea della tela strappata da cui si intravede il mio occhio e la mano che esce è sporca di vernice blu, siamo arrivati a questo nome.

Quando hai saputo che Striscia aveva adottato il tuo brano come hai reagito?
Ovviamente sono saltata in piedi e subito il mio telefono ha iniziato a squillare. Tanti miei amici stavano seguendo Striscia e hanno subito riconosciuto il pezzo. Era la prima volta che sentivo la mia canzone, in televisione, e per giunta nel programma più seguito d'Italia, ero alle stelle e mi sono chiesta "Chissà se Michelle (con cui ha lavorato nel musical Cabaret, ndr) sa che lo sto cantando io".

Cosa puoi anticiparci del nuovo album in uscita in autunno?
Tante canzoni italiane famose, quelle che conoscono anche i ragazzi di oggi, quelle che nonostante abbiano 50 anni, rimarranno sempre nella memoria e nel cuore di tutti gli italiani, come "Volare" del resto. Tutte riarrangiate da Marcello De Toffoli, nel suo stile inconfondibile e decisamente fuori dagli schemi tradizionali, proprio come piace a me.

“Pinocchio” (2002) “Cabaret” (2006) e “Blues Mama Club” (2007) sono solo alcuni dei musical cui hai preso parte. Come mai adesso vuoi fare la cantante solista?
Purtroppo non è facile vivere di Musical in Italia, soprattutto per chi, come me, non ha anche la danza dalla sua parte. L'idea di fare una cover di "Volare" è nata come un gioco, in una sera in cui non avevo niente da fare e nessun progetto teatrale in cantiere; un gioco che poi ha funzionato e ci è sfuggito di mano. Non ho mai progettato di fare la cantante solista, ma gli eventi mi hanno portato qui. Posso continuare a stare su un palco e comunicare qualcosa al pubblico con la mia voce... non è poi così diverso da quello che facevo prima.

A quando risale il 'colpo di fulmine' con il musical?
Sono cresciuta con mia nonna che per farmi stare buona mi faceva vedere i Musical americani degli anni '40 e '50. Mi immaginavo che la mattina alla fermata dell'autobus, la gente iniziasse a cantare e a ballare. Un giorno mi portarono a teatro a vedere "Sette spose per sette fratelli" della Compagnia della Rancia. Mi innamorai di Manuel Frattini e decisi che avrei fatto quello nella vita. Pensare, ad oggi, che Manuel, insieme ad un altro grande performer del Musical italiano che è Andrea Verzicco, mi ha addirittura aiutato a realizzare il video di "Volare", mi fa un po' strano. I grandi artisti che ammiravo dalla platea oggi sono compagni inseparabili di vita e di scena... penso che un sogno così non ritorni mai più.

Un consiglio che ti ha dato tua mamma Lena Biolcati?
Le ho chiesto il permesso di scrivere l'sms che mi ha mandato dopo il passaggio a Domenica In: "Chi se lo immaginava che anche tu saresti "cresciuta piano sognando Milano" (dalla canzone "Vita Mia" di Sanremo '87). Beh, non smettere mai di sognare e di crescere credendo fortemente nelle cose che hai scelto, anche quando le difficoltà si faranno sentire".

Andrea Conti