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Vanoni: "Nessuna rivalità con Mina"

La cantante presenta il disco Più di me

Tra le chicche e i numerosi duetti presenti nel nuovo disco di Ornella Vanoni "Più di me", in uscita il 17 ottobre, (da Giusy Ferreri a Jovanotti) c'è anche quello con Mina.

"Siamo state amiche, non intimissime, ma mai nemiche - ha detto l'interprete - Il duetto lo abbiamo fatto separatamente: lei ha registrato il brano e me l'ha mandato, poi io ho cantato a mia volta. Non ci siamo sentite ancora". Manca all'appello Gino Paoli per un "malinteso".

In "Più di me" ci sono undici tracce scelte dagli artisti coinvolti in una lista dei maggiori successi della Vanoni, "completamentereinterpretati - precisa lei - anche musicalmente", e questo "spiega il valore del disco". Ciascun amico chiamato al tributo si è specchiato nellastoria musicale della cantante milanese, ciascuno ha scelto ed eletto il rimando più fedele: così c'è Jovanotti che duetta in "Più" e in "Io so che ti amerò", i Pooh in "Eternità", Lucio Dalla in "Senza Fine", Giusy Ferreri in "Una ragione di più", Fiorella Mannoia in "Senza Paura".

"Quando abbiamo stilato la lista - ha spiegato la Vanoni - sapevamo cosa sarebbe successo, quali canzoni sarebbero state scelte. Sapevamo, per esempio, che Baglioni avrebbe scelto "Domani è un altro giorno" e che "L'appuntamento" era perfetta per Carmen Consoli. Sapevamo anche che "La musica è finita" non si poteva farla cantare se non a Gianni Morandi". Dei due inediti contenuti nell'album uno è il singolo scelto per le radio: c'è Ornella Vanoni che racconta la vita, quel "Solo un volo", assieme ad Eros Ramazzotti. L'altro è atteso da tempo e vede due voci incontrarsi laddove la leggenda ha voluto dissapori e incomprensioni poi smentite: Ornella e Mina in un ironico "Amiche mai", in cui la lite avviene davvero e per colpa di un uomo, registrato però separatamente (come del resto quasi tutti i brani del disco): "Non ci siamo incontrate - ha precisato la Vanoni - lei ha registrato a Lugano, io a Milano. Ma sono sicura che la canzone piacerà. Perché è così che la gente ci vuole
vedere".

Tutti brani sono stati pescati nel repertorio degli anni 60 e 70. Non una coincidenza secondo la Vanoni: "La gente - ha fatto notare - ti ama per il vecchio, non per il nuovo. Poi, semmai, il nuovo lo scopre e pian piano lo comincia ad amare. Fondamentalmente però ti ama per quello che conosce". Nell'appello degli artisti presenti in "Più di me" si nota la mancanza Gino Paoli. Lei ha assicurato che avrebbe voluto averlo ma che "c'è stato un malinteso". E mancano pure due o tre artisti che la Vanoni avrebbe desiderato: Zucchero, Elisa "e il mio grande sogno, cioè Sting".

Per Giusy Ferreri, invece, la cantante milanese ha avuto parole di stima: "Non la conoscevo di persona - ha detto - ma è una che canta decisamente bene. Certo, ha ancora tanto da imparare, ma dobbiamo lasciare il tempo alla gente di imparare il mestiere. E' una ragazza giovane che può fare bene".