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A "Popular" Eugenio Finardi

Tgcom incontra il cantautore

Eugenio Finardi e l'ensemble Sentieri Selvaggi con "Il cantante al microfono" (Velut Luna), disco tributo a Vladimir Vysotsky, hanno vinto la "Targa Tenco 2008", assegnato dai giurati del Club Tenco per il "Miglior disco di interprete di canzoni non proprie".

La "Targa Tenco" sarà assegnata nel corso della 33a edizione del "Premio Tenco" in programma dal 6 all'8 novembre al Teatro Ariston di Sanremo.

Eugenio, nostro ospite questa settimana in "Popular" è molto soddisfatto di questo riconoscimento che il cantante condivide con tutte le persone che lo hanno accompagnato nel progetto. "Sì - ci ha detto Finardi -, sono molto onorato di questo riconoscimento al disco sulle canzoni di Vladimir Vysotsky, un piacere che condivido con l'ensemble Sentieri Selvaggi diretto da Carlo Boccadoro, con Filippo Del Corno e Sergio Secondiano Sacchi, che ha fedelmente tradotto i testi dal russo; un progetto su uno dei personaggi più grandi del 20esimo secolo come Vladimir Vysotsky, un ribelle "puro" vero, non soltanto contro il potere del comunismo russo che teneva tutti sotto un tallone burocratico oppressivo, ma anche contro la passività di chi subiva il potere". 

Eugenio perché oggi un disco Vladimir Vysotsky?
Perché il suo messaggio è sempre attuale e lui ha incarnato lo spirito dei dissidenti russi; dopo il '68 in Russia c'era in una fervida opposizione, lui registrava le sue canzoni in cantina segretamente con un mangianastri e poi le dava agli amici, che le facevano arrivare capillarmente in ogni zona dell'Unione Sovietica. Con le persone che mi hanno accompagnato abbiamo solo cercato con la traduzione dei testi di mantenere la fedeltà de messaggio. 

La tua voce in questo disco diventa un po' uno "strumento" ed il suono de "Il cantante al microfono" è molto curato..
Sì, infatti nel disco ho dovuto usare cantando tecniche liriche su tonalità blues; dal momento che Boccadoro mi ha scelto per il progetto su Vysotsky, per il lavoro fatto con "Anima Blues". Ho avuto l'onore di lavorare con persone al massimo livello. Il suono del disco così naturale si deve alla Velut Luna di Marco Lincetto, un tecnico del suono che da sempre lavora con grande cura; recentemente ci siamo esibiti anche al "Top Audio" la mostra dell' hifi a Milano. Saremo anche il prossimo 13 novembre a Roma al Teatro Olimpico per il "Festival Roma Europa".

Giancarlo Bastianelli