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Sabrina: "Vi riporto gli anni 80"

Nuovo disco per la regina della dance

E' stata un'icona degli anni 80: fisico prorompente e una serie di hit dove melodie azzeccatissime si accoppiavano a una sensualità esplicita.

Ora, dopo nove anni di silenzio, Sabrina Salerno torna con un album doppio, "Erase Rewind Official remix". "Era un disco che dovevo a tutte le persone che mi hanno seguita e amata - dice Sabrina a Tgcom -. E' anche una rivincita: dopo essere stati indicata per anni come un fenomeno sono ancora qui...".

In un panorama musicale e televisivo che crea personaggi che durano lo spazio di una stagione, fa impressione ritrovare viva e vegeta più che mai a ditanza di vent'anni un'artista che la critica era solita bollare ferocemente come un prodotto di plastica e passeggero. Invece Sabrina ritorna dopo anni passati tra teatro, cinema e concerti iperaffollati. In Francia ogni weekend con il "RFM Party 80" richiama nei palazzetti 7000 persone e il 17 maggio scorso ha fatto ballare 48mila fan allo Stade de France di Parigi.

Con un simile successo si può dire che il tuo ritorno alla canzone sia a furor di popolo...
E' principalmente un atto d'amore nei confronti di tutti quelli che mi hanno seguita. Una cosa che dovevo assolutamente fare.

Addirttura un album doppio. Come mai?
Nel primo cd ci sono i brani dance più significativi del mio passato, ai quali è stata una nuova veste pur non stravolgendoli per non allontanarli troppo dalle versioni che la gente ama. Sull'altro disco ci sono brani inediti, più pop-rock, che mi rappresentano perfettamente e che sono nati nel corso degli anni. Mio marito ha una sala di incisione da cui sono passati alcuni tra i più grandi musicisti del mondo a cui ogni volta io chiedevo di suonare un pezzettino.

Hai già in programma qualche promozione particolare?
Come prima cosa venerdì 3 ottobre, in occasione dell'uscita del cd, sarò a Milano alla Mondadori di corso Vittorio Emanuele II (Milano) alle 18 per incontrare i fan e autografare gli album. Poi per il resto stiamo ancora in trattative, non posso dire niente.

Vent'anni fa ti presentavi con un'immagine molto sexy. Ora che Sabrina dobbiamo aspettarci?
Beh... le minigonne posso permettermele ancora! Siccome anche l'immagine vuole la sua parte avrò ancora un look spregiudicato anche se oggi ha una valenza diversa da vent'anni fa. Ormai in tv si spoglia chiunque, anche chi non può permetterselo.

Sei reduce da un programma radiofonico con Sandy Marton, Tracy Spencer e Den Harrow, tutte icone di quegli anni. Cosa c'era di così speciale negli anni 80?
Erano particolarmente colorati. Noi eravamo kitch, festaioli e probabilmente avevamo quella insostenibile leggerezza dell'essere che tifa vedere le cose in maniera diversa. Dal 1990, con la guerra del Golfo tutto è cambiato, anche la musica. I ritornelli degli anni 80, per quanto easy e leggeri che erano, li ricordano ancora oggi. Nel decennio successivo in ambito house e dance le melodie si sono inasprite ed è subentrato quel tunz-tunz che ha fatto perdere magia a tutto.

Eppure le critiche allora non mancavano...
Se le persone che facevamo divertire le persone allora, a distanza di vent'anni affollano i concerti per rivivere quelle sensazioni. Un motivo ci sarà. Un bel libro rimane un bel libro. Molto spesso, soprattutto se vende tantissimo, quello stesso libro è ipercriticato. Così è la musica e ciò che le ruota attorno.

Hai parlato dei fan che ti seguono da anni. Con Internet hai avuto modo di avere un rapporto ancora più stretto con loro?
Alcuni di questi fan li conosco da quando avevo diciotto anni. Certi venivano dalla Spagna, dall'Olanda, dalla Germania. Mi hanno seguita in tutti questi anni, facevano migliaia di chilometri solo per venirmi a vedere a teatro. Ora con Myspace il rapporto è pressoché continuo e ho verificato di avere uno zoccolo duro di appassionati: 250mila contatti non sono numeri da tutti.

Invece con la critica come va oggi?
Sono sempre stata indicata come un fenomeno passeggero. Sotto alcuni punti di vista potrebbe essere anche stato vero, ma se ritorno dopo nove anni sulla spinta delle richieste del pubblico e il mio disco viene distribuito in tutto il mondo, forse vuol dire che non ero proprio una meteora... Oggi incontro dei critici che mi riempiono di complimenti. Non so se me li fanno privatamente per una questione di galanteria, ma questi sono gli stessi che vent'anni fa, quando ero prima in classifica in tutto il mondo, me ne dicevano di tutti i colori.

La tua rivincita personale...
Credo di aver fatto nella mia vita delle scelte scomode. Dal teatro al rifiutare la televisione. In particolare ho sempre detto no ai reality. Scelte fatte con la testa e col cuore. A quarant'anni mi imbarco in un progetto solo se ci credo e lo sento. Mantenere la notorietà andando a fare l'opinionista in un reality non interessa, se ho qualcosa da dire, un disco da presentare bene, altrimenti non è obbligatorio.

Massimo Longoni